HOME

/

NORME

/

GIURISPRUDENZA

/

L’IMPUGNAZIONE DEL DINIEGO ALL’INTERPELLO DISAPPLICATIVO È FACOLTÀ DEL CONTRIBUENTE

L’impugnazione del diniego all’interpello disapplicativo è facoltà del contribuente

Per la Suprema Corte l'impugnazione non vincola il contribuente ma non è illegittima

Ascolta la versione audio dell'articolo

IL CASO

La questione nasceva quando il direttore regionale delle entrate in Toscana aveva dichiarato inammissibile per tardività l'istanza di interpello per la disapplicazione delle norme antielusive contenute nel D.P.R. n. 917 del 1986, art. 172, comma 7, (nel testo modificato e rinumerato dal D.Lgs. n. 344 del 2003), presentata dalla società x ai sensi del D.P.R. n. 600 del 1973, art. 37 bis, comma 8.
La contribuente proponeva ricorso introduttivo presso la commissione tributaria regionale della Toscana che lo dichiarava inammissibile ritenendo che l'atto impugnato - c.d. interpello disapplicativo - "non ha natura provvedimentale", non contenendo alcuna pretesa tributaria definita, "nè da esso scaturiscono conseguenze giuridiche, nè lede alcun diritto soggettivo o interesse legittimo"; l'atto dunque non rientra in alcuna delle fattispecie elencate nel D.Lgs. n. 546 del 1992, art. 19, nè il citato art. 37 bis o il decreto ministeriale di attuazione ne prevedono l'impugnabilità.

Il contribuente, ad avviso del giudice di merito, è privo di interesse ad agire, trattandosi di un provvedimento meramente interlocutorio, sostanzialmente un parere, avente carattere vincolante solo nei confronti dell'Amministrazione, qualora sia favorevole al contribuente, ma non anche nei confronti di quest'ultimo, il quale ben può discostarsene ed attendere l'eventuale attivazione del procedimento di accertamento.

La società propone ricorso per cassazione.

La S.C. prendendo le mosse dalla nota sentenza della Cassazione n. 8663/2011 la quale ha elaborato una fondamentale massima giurisprudenziale afferente l’interpello disapplicativo,  ribadisce che il contribuente ha la facoltà di impugnazione   e che questa, come tale, non determina, in caso di mancato esercizio alcuna conseguenza sfavorevole sulla possibilità di contestare la pretesa tributaria in un secondo momento.
Si sottolinea però riguardo l’impugnabilità che la Suprema Corte da tempo ha affermato il principio secondo il quale il detto "catalogo" degli atti impugnabili è suscettibile di interpretazione estensiva, sia in ossequio alle norme costituzionali di tutela del contribuente (artt. 24 e 53 Cost.) e di buon andamento della p.a. (art. 97 Cost.).

1) Commento alla sentenza n. 17010 del 5 Ottobre 2012

Scarica il commento completo ed il testo integrale della sentenza

La tua opinione ci interessa

Accedi per poter inserire un commento

Sei già utente di FISCOeTASSE.com?
ENTRA

Registrarsi, conviene.

Tanti vantaggi subito accessibili.
1

Download gratuito dei tuoi articoli preferiti in formato pdf

2

Possibilità di scaricare tutti i prodotti gratuiti, modulistica compresa

3

Possibilità di sospendere la pubblicità dagli articoli del portale

4

Iscrizione al network dei professionisti di Fisco e Tasse

5

Ricevi le newsletter con le nostre Rassegne fiscali

I nostri PODCAST

Le novità della settimana in formato audio. Un approfondimento indispensabile per commercialisti e professionisti del fisco

Leggi anche

LA RUBRICA DEL LAVORO · 28/08/2023 Licenziamento collettivo: chiarimenti sui criteri di scelta

La Cassazione ricorda alcuni criteri oggettivi e soggettivi ammessi nella scelta dei lavoratori da licenziare nei procedimenti collettivi . Sentenze 22232/2023 e 24882/2019

Licenziamento collettivo: chiarimenti sui criteri di scelta

La Cassazione ricorda alcuni criteri oggettivi e soggettivi ammessi nella scelta dei lavoratori da licenziare nei procedimenti collettivi . Sentenze 22232/2023 e 24882/2019

Repechage: obbligo ampliato ai posti liberi in futuro

Prima del licenziamento il datore di lavoro ha l'onere di verificare la presenza anche di posizioni future da assegnare al dipendente in esubero - Cassazione 12132-2023

Periodo di comporto, cosa vuol dire ?

Cosa si intende per periodo di comporto: il periodo massimo di assenze per malattia oltre il quale scatta il licenziamento.

L'abbonamento adatto
alla tua professione

L'abbonamento adatto alla tua professione

Fisco e Tasse ti offre una vasta scelta di abbonamenti, pensati per figure professionali diverse, subito accessibili e facili da consultare per ottimizzare i tempi di ricerca ed essere sempre aggiornati.

L'abbonamento adatto alla tua professione

Fisco e Tasse ti offre una vasta scelta di abbonamenti, pensati per figure professionali diverse, subito accessibili e facili da consultare per ottimizzare i tempi di ricerca ed essere sempre aggiornati.

Maggioli Editore

Copyright 2000-2024 FiscoeTasse è un marchio Maggioli SPA - Galleria del Pincio 1, Bologna - P.Iva 02066400405 - Iscritta al R.E.A. di Rimini al n. 219107- Periodico Telematico Tribunale di Rimini numero R.G. 2179/2020 Registro stampa n. 12 - Direttore responsabile: Luigia Lumia.

Pagamenti via: Pagamenti Follow us on:

Follow us on:

Pagamenti via: Pagamenti

Maggioli Editore

Copyright 2000-2021 FiscoeTasse è un marchio Maggioli SPA - Galleria del Pincio 1, Bologna - P.Iva 02066400405 - Iscritta al R.E.A. di Rimini al n. 219107- Periodico Telematico Tribunale di Rimini numero R.G. 2179/2020 Registro stampa n. 12 - Direttore responsabile: Luigia Lumia.