La sintesi delle novità fiscali della settimana, da leggere con un colpo d'occhio:
- Approvato dal Governo il Decreto sulle semplificazioni fiscali e il potenziamento dell'accertamento: prorogata la tassa sull'anonimato per i capitali scudati, estesa l'IMU agli immobili all'estero,rateazione più flessibile dei debiti tributari, ritorno all'elenco clienti- fornitori, soglia minima di 30 euro per la riscossione dei tributi;
- Proroga per la definizione delle liti pendenti fino al 31.12.2011 nel Decreto Proroghe convertito in Legge;
- Rafforzata al collaborazione Fisco e Comuni: per combattere l'evasione "segnalazioni qualificate" e con banche dati condivise;
- Approvato un maxiemendamento al Decreto Liberalizzazioni con la proroga di 120 giorni per le tariffe minime e massime dei professionisti;
- Obbligo di registrazione per i contratti di locazione stipulati verbalmente
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1) La settimana fiscale dal 24 febbraio al 2 marzo 2012
Venerdì 24 febbraio il Governo ha approvato l’atteso Decreto fiscale sulle semplificazioni tributarie ed il potenziamento dell’accertamento.
Tra le novità:
-
la proroga al 16 maggio 2012 del pagamento della tassa sull’anonimato per i capitali scudati;
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l’estensione dell’IMU anche alle abitazioni all’estero (mentre l’estensione dell’IMU ai beni immobili della Chiesa e degli enti no profit destinati ad attività commerciali è stata inserita come emendamento al Decreto Liberalizzazioni attualmente in fase di conversione in legge);
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la decadenza dalla rateazione dei ruoli solo dopo due rate consecutive non pagate; il ritorno dell’elenco clienti e fornitori al posto dello spesometro;
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il raddoppio da 16,53 a 30 euro del limite per i debiti fiscali sotto il quale il Fisco non potrà accedere ad accertamento, iscrizione a ruolo e riscossione; l
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la riduzione da 10.000 a 5.000 euro del limite dal quale è vietata la compensazione del credito Iva senza preventivo invio della dichiarazione Iva (disposizione la cui operatività, comunque, sarà successiva all’emanazione di un provvedimento attuativo). Scompare, invece, la norma che destinava i proventi della lotta all’evasione fiscale alla riduzione del prelievo fiscale dal 2014 per le famiglie a basso reddito.
Nel frattempo, è stato definitivamente convertito in legge il c.d. “Decreto Proroghe”, che, tra le varie misure, riapre i termini per la definizione delle liti fiscali pendenti di valore non superiore a € 20.000 in cui è parte l’Amministrazione finanziaria. In particolare, viene previsto che sono definibili le controversie pendenti al 31.12.2011 (anziché al 01.05.2011) e che il pagamento deve essere effettuato entro il 2 aprile 2012 (la scadenza originaria era il 30.11.2011). Resta fissato al 2 aprile 2012 il termine previsto per la presentazione della domanda di definizione.
Con Provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 27 febbraio, poi, è stata rafforzata la sinergia di Fisco e Comuni nel contrasto all’evasione, dando seguito all’intesa raggiunta lo scorso 2 febbraio 2012 con i Comuni in sede di Conferenza unificata. Il provvedimento, in particolare, ha delineato la mappa per la gestione associata delle segnalazioni qualificate, ossia in grado di evidenziare “senza ulteriori elaborazioni logiche” i comportamenti evasivi o elusivi. Sono previsti, tra le altre cose, un ampliamento degli ambiti di intervento dei Comuni, la condivisione delle banche dati, la collaborazione nell’individuazione dei fabbricati che non risultano dichiarati a Catasto.
E’, invece, in fase di approvazione definitiva il Decreto Liberalizzazioni, il cui maxiemendamento, approvato ieri al Senato e ora all’esame della Camera, prevede, in merito alla riforma delle professioni, una proroga di 120 giorni per l’eliminazione delle tariffe minime e massime dei professionisti. Ciò ai fini della liquidazione giudiziale e ai fini della determinazione del compenso dei professionisti in attesa che il ministero della Giustizia metta a punto i parametri cui dovranno uniformarsi le future liquidazioni. Entro lo stesso arco di tempo dovranno anche essere determinati gli indici per gli oneri e le contribuzioni alle casse professionali, tenendo conto della necessità di salvaguardare l’equilibrio finanziario di lungo periodo delle Casse di appartenenza.
In una risposta fornita il 29 febbraio durante un question time presso la Commissione Finanze della Camera, il Ministero dell’Economia ha chiarito che è soggetto a obbligo di registrazione anche il contratto di locazione stipulato solo in forma verbale. La registrazione tardiva del contratto comporta, come previsto dall’art. 8 del D. Lgs. n. 23/2011 in tema di “cedolare secca”, che il canone di locazione stabilito nel contratto viene fissato in misura pari al triplo della rendita catastale e la durata del contratto viene fissata per legge in quattro anni a partire dalla data di registrazione, rinnovabile tacitamente per altri quattro.
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