Troppe le difficoltà degli operatori, così l’Agenzia delle Entrate decide di prorogare l’appuntamento con lo spesometro, previsto per il prossimo 2 gennaio, al 31.01.2012.
Di fatto un mese in più per prepararsi e –si spera- per conoscere il pensiero dell’Agenzia su numerose questioni ancora irrisolte che fanno di questo adempimento un vero e proprio “rompicapo”.
Il rinvio dello spesometro è arrivato con il Provvedimento direttoriale dell’Agenzia delle Entrate del 21.12.2011 che sostituisce, pertanto, quello precedente del 16.09.2011. Usando le stesse parole dell’Amministrazione finanziaria, la proroga si è resa necessaria per “consentire i necessari adeguamenti di tipo tecnologico e superare le difficoltà operative rappresentate dai soggetti titolari di partita Iva”. Quel che è certo è che questa proroga costituisce un innegabile segnale delle difficoltà che contribuenti e amministrazione stanno riscontrando per l’avvio di questo adempimento.
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1) Un riepilogo delle proroghe
L’obbligo di comunicazione delle operazioni rilevanti Iva deve essere effettuato – di norma – entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento. Tuttavia, il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 22.12.2010 ha prorogato questo termine al 31.10.2011 per le operazioni relative al 2010. Un ulteriore differimento è arrivato poi con il Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 16.09.2011, con il quale l’obbligo in questione è stato posticipato al 31.12.2011 per consentire l’adeguamento dei sistemi informatici alle nuove specifiche tecniche per la trasmissione della comunicazione. Scadenza, quella del 31.12.2011 che in ogni caso slittava al 2.1.2012 in quanto il 31 cadeva di sabato.
Ora, con l’ultimo Provvedimento del 21.12.2011 l’ennesima proroga, che rinvia l’appuntamento con lo spesometro al 31 gennaio 2012.
Resta fermo, almeno per ora, il termine del 30 aprile 2012 per le operazioni relative al 2011.
2) Obbligo di comunicazione “leggero” per il 2010
Si ricorda che per quanto riguarda il primo anno di applicazione (quindi il periodo d’imposta 2010), l’obbligo riguarda solo le operazioni soggette a fatturazione di importo ≥ a 25.000 Euro. Mentre dal 2011 la soglia si abbassa bruscamente a 3.000 Euro per le operazione con obbligo di fatturazione e a 3.600 Euro per le altre.