Gli emendamenti alla manovra si concentrano sostanzialmente su tre punti critici:
- riforma delle pensioni
- IMU (ICI)
- lotta all’evasione fiscale
Prendiamo in esame le novità relative alla riforma delle pensioni
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Per scoprire le ultime novità sulle pensioni ti consigliamo la lettura del nostro Speciale: Tutte le novità sulla riforma delle pensioni!
Per restare sempre aggiornato invece visita il Dossier che riunisce tutte le notizie sulla Riforma delle Pensioni!
1) Riforma delle Pensioni: le novità più significative dopo gli emedamenti
In merito alle Pensioni ecco le novità più importanti:
- Rivalutazione al 100% per le pensioni fino a 1.400 euro, per il 2012 e 2013
Sale da 936 euro a 1.400 euro il minimo Inps, ovvero la soglia entro la quale gli assegni previdenziali saranno rivalutati al tasso di inflazione del 100% nel gennaio del 2012.
La rivalutazione automatica totale delle pensioni, già riconosciuta per il solo 2012 esclusivamente ai trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a tre volte il trattamento minimo (1.400 euro), viene introdotta anche per il 2013 a seguito di un subemendamento dei relatori alla Camera della Manovra Monti approvato in extremis .
A salvarsi dalla penalizzazione dovrebbero essere quindi i tre quarti dei pensionati Inps e l'innalzamento fino a 1.400 euro dovrebbe essere coperto con un innalzamento del prelievo sui capitali scudati e con un contributo di solidarietà a carico delle pensioni d'oro.
- Pensioni anticipate con penalità ridotta
Per chi esce dal lavoro prima dei 62 anni di età con il canale contributivo, avendo maturato i requisiti per la pensione di anzianità entro quest'anno, fino a due anni prima di anticipo (uscita a 60 e 61 anni) si vedrà l'assegno pensionistico decurtato dell'1%, oltre i due anni di anticipo la percentuale annua sarà del 2%.
- Possibilità per chi ha iniziato a lavorare regolarmente entro il 1977, raggiungendo quindi entro il 31 dicembre 2012 i 35 anni di contributi, di andare in pensione a 64 anni, senza attendere i 66 anni a regime dal 2012 per gli uomini e dal 2018 per le donne.
- Ulteriore opportunità prevista dal correttivo per le donne lavoratrici della classe 1952
potranno andare in pensionamento di vecchiaia se entro il 2012 raggiungono i 60 anni di età e un’anzianità contributiva di almeno 20 anni.
- Stretta sui trattamenti pensionistici d’oro: contributo di solidarietà del 15%
Prelievo sulle pensioni d'oro del 15% per la parte eccedente i 200.000 euro annui e varrà fino al 31 dicembre 2014.
Dal 1° gennaio 2012 anche per i parlamentari varrà il sistema contributivo.
La novità più importante però sta nel fatto che la pensione non potrà essere percepita prima del compimento del 60° anno di età, per i parlamentari che sono stati tali per più di una legislatura, e non prima del compimento del 65° anno di età per coloro che hanno versato contributi per una sola legislatura
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