Per tutte le agevolazioni dei Fondi Europei e PNRR scopri la collana di 5 eBook curata da Ginanneschi dott. Marco
Ti potrebbero interessare:
1) Deducibilità integrale dell’Irap sul costo del lavoro ai fini Ires e Irpef
Con l’obiettivo di sostenere le attività produttive e stimolare l’impiego di manodopera, il D.L. n. 201 del 6 dicembre 2011 (c.d. “Manovra Monti Salva-Italia”), prevede la deducibilità integrale dell’Irap sul costo del lavoro ai fini Ires ed Irpef. Si tratta di un’importante innovazione, in quanto precedentemente la deduzione era stata fissata nella misura del 10%. La deduzione che riguarderà solo il costo del lavoro e non più anche gli interessi passivi:- spetta ai soggetti che determinano la base imponibile IRAP quale differenza tra componenti positivi e negativi del valore della produzione, ossia:
- le società di capitali e gli enti commerciali (art. 5 del D.lgs. n. 446/97);
- le società di persone e le imprese individuali (art. 5-bis del D.lgs. n. 446/97);
- gli esercenti arti e professioni, in forma individuale e associata (art. 8 del D.lgs. n. 446/97);
- le banche, società finanziarie e le imprese di assicurazione (art. 6 e 7 del D.lgs. n. 446/97);
- va effettuata secondo il principio di cassa (in base all'art. 99 del TUIR).
Con l'incremento della deduzione dal 10% al 100%, le imprese beneficeranno di uno sgravio fiscale per 1,5 miliardi di euro annui nel triennio 2012-2014.
Visita il Focus dedicato al Bilancio di esercizio dove trovi Libri - E-book - Fogli di Calcolo tra i quali:
Calcolo IRES e IRAP 2021 - Redditi Società di Capitali
Consolidato nazionale 2021 (excel)
2) Sgravio IRAP per le donne e per i giovani
Sempre dal 2012 con la Manovra Monti “Salva Italia” aumentano le deduzioni Irap del 130% per le lavoratrici e per i giovani sotto i 35 anni d’età che operano in azienda con contratto a tempo indeterminato. In particolare, l’ammontare deducibile sarà aumentato, su base annua, fino a:- 15.200 euro (che fino ad oggi era fissato a 9.200 euro), per le lavoratrici e i giovani sotto i 35 anni che lavorano in imprese del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia);
- 10.600 euro (che fino ad oggi era fissato a 4.600 euro), negli altri casi.
3) Capitalizzazione delle imprese e nuovo meccanismo ACE
L’altra leva fiscale per la crescita e il sostegno alle attività produttive è il ritorno della Dual income tax (DIT) nella formula di “Aiuto alla crescita economica” (ACE). Si tratta di un meccanismo che prevede la detassazione dei redditi utilizzati per la patrimonializzazione delle imprese: chi investe capitali in un’attività economica sottrae dal reddito imponibile un “rendimento nozionale” del capitale investito, a decorrere dal periodo d'imposta in corso al 31.12.2011 (2011 per i soggetti con periodo d'imposta coincidente con l'anno solare). La nuova agevolazione, tuttavia, risulta più efficace della DIT, con la quale il “rendimento nozionale” veniva tassato con un’aliquota di favore, mentre ora con l’ACE viene totalmente sottratto al prelievo.Quindi, le imprese che aumentano il proprio capitale rispetto a quello esistente al 31.11.2010, mediante nuovi apporti o accantonamento di utili, possono dedurre dalle imposte sui redditi un “rendimento nozionale” figurativo applicato all’incremento. In via transitoria si prevede che la percentuale per il calcolo del prelievo nozionale del nuovo capitale proprio sia pari al 3% per gli anni 2011-2013. Successivamente sarà un decreto del Mef a stabilire ogni anno l’aliquota per il calcolo del rendimento nozionale.
Con l'introduzione del meccanismo ACE si interviene con un'azione di 1 miliardo di euro nel 2012, 1,5 miliardi nel 2013 e 3 miliardi nel 2014.