La Manovra Monti, o meglio “Decreto salva-Italia”, come l’ha battezzata lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri, è stata approvata ieri sera dal Consiglio dei Ministri e verrà trasmessa oggi al Presidente della Repubblica ed al Parlamento per la conversione in legge. E’ una manovra da ben 30 miliardi di euro e che abbraccia il triennio 2012-2014. Sono previsti, infatti, 13 miliardi di euro in tagli alle spese e 17 miliardi di euro dovrebbero arrivare come gettito fiscale. Di questi 30 miliardi, 20 saranno destinati alla correzione dei conti pubblici e 10 a promuovere la crescita.
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1) Ecco le principali misure fiscali della manovra:
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Aumento delle aliquote IVA del 2% a partire dal 1° settembre 2012; in particolare, l’aliquota del 21% passerà al 23% e quella del 10% passerà al 12%; resta, invece, inalterata, l’aliquota del 4%; il maggior gettito derivante da tale misura consentirà di non ridurre le deduzioni e le detrazioni fiscali per le famiglie previste dalla clausola di salvaguardia;
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La detrazione Irpef del 36%, che era stata prorogata fino al 31.12.2012, viene ora introdotta “a regime”; ancora in stand-by, invece, la proroga fino al 2014 della detrazione Irpef del 55% per gli interventi di risparmio energetico;
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Tutte le agevolazioni fiscali (es: detrazioni 19%, detrazione 36%) ed i benefici assistenziali saranno legati dal 2013 all’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) e, oltre una certa soglia di reddito, non saranno più concessi (come avviene già per molte prestazioni sociali dei Comuni); un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da emanare entro il 31.05.2012, dovrà stabilire le modalità attuative di tale intervento ed i risparmi in tal modo ricavati saranno riassegnati al Fondo per le politiche sociali per interventi a favore di famiglie numerose, donne e giovani;
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Aumento dell’addizionale regionale all’IRPEF, che passa dallo 0,9% all’1.23%, volto a finanziare la spesa sanitaria delle Regioni;
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Ritorno dell’ICI sulla prima casa, con l’anticipo al 2012 dell'“IMU” (Imposta Municipale Unica), già prevista dalla Legge sul federalismo municipale ma dal 2014; la nuova IMU si applica anche all’abitazione principale ad alle pertinenze ed ha un’aliquota del 4‰ nel caso di abitazione principale ed un’aliquota del 7,6‰ per gli altri immobili; per chi ha solo un’abitazione, questa sconta una detrazione pari a 200 €; resta ferma la rivalutazione catastale del 5% per il calcolo della base imponibile IMU, tuttavia aumentano i moltiplicatori e ciò potrebbe comportare un aumento dell’imposta da versare anche fino al 60%;
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Prelievo fiscale (che Monti definisce “patrimoniale”) sui bolli applicati a fondi, titoli, strumenti e prodotti finanziari;
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Super-prelievo sui beni di lusso conosciuti al fisco, come le auto, le imbarcazioni da diporto, gli aerei e gli elicotteri; in particolare, per le auto immatricolate a partire dal 1° gennaio 2008 con oltre 170 Kw di potenza (228 cavalli), dal 1° gennaio 2012 si applicherà un’addizionale erariale al bollo pari a 20 € per ogni Kw di potenza superiore ai 170 Kw;
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Completa deducibilità (100%), ai fini IRPEF ed IRES, della quota imponibile di IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato (finora era al 10%);
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Prevista un’imposta una-tantum “extra” dell’1,5% sui capitali già rientrati in Italia con gli ultimi due scudi fiscali;
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Per incentivare la capitalizzazione delle imprese soggette a IRES, previsto l’ACE (Aiuto alla Crescita Economica), un pacchetto di aiuti che consente, tra l’altro, di dedurre dal reddito d’impresa quanto investito dall’imprenditore o dal socio nell’impresa, in proporzione ad un rendimento che sarà stabilito con un provvedimento del Ministero dell’Economia e delle Finanze;
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Introduzione della RES, nuova tassa sui rifiuti, a partire dal 2013;
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Aumento delle accise sui carburanti ad uso autotrazione, che dal 1° gennaio 2012 saranno pari a:
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€ 704,20 per ogni 1.000 litri di benzina e benzina con piombo;
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€ 593,20 per ogni 1.000 litri di gasolio.
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Non è stato, invece, inserito nella Manovra l’aumento dell’aliquota IRPEF dal 43% al 46% per i redditi superiori a € 75.000, a differenza delle anticipazioni circolate nei giorni scorsi.
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2) Le misure per la lotta all’evasione
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Rafforzamento della tracciabilità dei pagamenti, con una riduzione del limite all’uso del contante a € 1.000 (ora era € 2.500);
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Controlli sulle imprese in relazione al pagamento del canone RAI;
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Regime tributario premiale per le imprese che decidano di inviare telematicamente al fisco i dati relativi a corrispettivi, fatture emesse o ricevute e risultanze di operazioni non soggette a fattura; per tali imprese, in particolare, sono assicurate assistenza negli adempimenti, velocizzazione dei rimborsi Iva e alcune agevolazioni in merito all’applicazione degli studi di settore;
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Non ci saranno condoni.