- Aziende tessili diritto ad una deduzione dal reddito d’impresa pari al 25%;
- Reddito fondiario fino a 500 € non è obbligato a presentare modello 730/2011;
- Dal 28 Marzo 2011 si darà inizio ad un'attività imprenditoriale solo attraverso l'invio telematico della SCIA;
- Nuovi obblighi per le fonti rinnovabili e promozione del risparmio energetico D.Lgs 28/03/2011;
- Debutto al 2012 il modello “770 mensile;
- Piano antievasione dell'Agenzia delle Entrate;
- Obbligo di applicazione del “reverse charge” sulle cessioni telefoni cellulari;
1) La settimana del fisco in breve dal 28 marzo al 1° aprile 2011
Le imprese del settore tessile abbigliamento (codici attività 13, 14, 15 della tabella Ateco 2007 e codice 32.99.20 per la sola fabbricazione di bottoni) che hanno inviato telematicamente il modello CRT, entro il 31.12.2010, hanno diritto ad una deduzione dal reddito d’impresa pari al 25% dei costi sostenuti per la ricerca finalizzata alla realizzazione di prototipi e campionari. Lo ha stabilito l’Agenzia delle Entrate, con il Provvedimento del 24.03.2011. La percentuale del 25% è il risultato del rapporto fra le risorse stanziate a carico del bilancio dello Stato, pari a 70 milioni di Euro, e il risparmio d’imposta complessivamente richiesto dai contribuenti, pari a 278 milioni di Euro.Il contribuente che possiede solo redditi fondiari fino a € 500 non ha l’obbligo di presentare il Modello 730/2011; questo limite va verificato considerando anche l’abitazione principale e le pertinenze. Niente di nuovo, ma l’Agenzia delle Entrate, nella Risoluzione n. 35/E del 25.03.2011, ribadisce tale concetto per evitare errate interpretazioni della tabella inserita a pagina 3 delle istruzioni del Modello 730 di quest’anno. Il chiarimento, infatti, nasce proprio da un dubbio posto da un contribuente dopo aver letto l’avvertenza contenuta nell’intestazione della nuova tabella “Casi di esonero con limite di reddito”.
A partire dal 29 marzo 2011, tramite i SUAP comunali (Sportelli Unici per le Attività Produttive) già accreditati, sarà possibile dare inizio ad un'attività imprenditoriale esclusivamente attraverso l'invio telematico della SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività). I SUAP registrati nell'elenco del portale www.impresainungiorno.it saranno operativi esclusivamente on line. Tuttavia, con la Circolare congiunta, emanata il 25 marzo 2011, da Palazzo Chigi con il Ministero dello Sviluppo economico, il Governo ha chiarito che nei Comuni che non sono ancora in grado di operare in modalità esclusivamente telematica, fino al 30 settembre 2011, sarà possibile inviare documenti e richieste secondo le tradizionali modalità cartacee.
Il 28 marzo 2011 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 71 il D. Lgs. n. 28 del 3 marzo 2011, recante nuovi obblighi per le fonti rinnovabili e promozione del risparmio energetico. L’obiettivo dell’intervento normativo è porre le basi per permettere all’Italia di adempiere entro il 2020 all’obbligo di utilizzo di fonti rinnovabili assegnatole in sede comunitaria, che è pari al 17% del consumo finale lordo di energia (inteso come aggregato dei consumi elettrici, dei trasporti e della climatizzazione).
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 31 marzo 2011 dei DPCM che spostano una serie di termini in scadenza il 31 marzo 2011 si completa il doppio sistema, pensato quest’anno per il Decreto Milleproroghe. Nel capitolo dedicato ai professionisti e lavoro, il rinvio più importante è quello che fa debuttare al 2012 il modello “770 mensile” con i dati sulle ritenute che i sostituti d’imposta trasmettono ogni anno all’Amministrazione Finanziaria. Inoltre, si sposta a fine dicembre il termine entro il quale saranno approvati gli studi di settore per il 2011.
Piano antievasione: con il Comunicato Stampa del 29 marzo 2011 l’Agenzia delle Entrate ha reso noto le strategie utilizzate che hanno consentito, nel 2010, di portare alle casse dell’Erario oltre 10,6 miliardi di euro, ovvero il 16,1% in più rispetto agli incassi dello scorso anno. Come dimostrano i dati, l’Agenzia delle Entrate ha cambiato rotta, puntando diritto sulle banche dati affidabili, accurate analisi di rischio e, per quanto riguarda le persone fisiche, l’utilizzo del redditometro. Accertamenti e controlli, inoltre, pianificati ad hoc per grandi o piccole imprese e anche per gli enti non commerciali.
Con la Risoluzione n. 36/E del 31 marzo 2011 l’Agenzia delle Entrate integra i chiarimenti già forniti con la Circolare n. 59/E del 23 dicembre scorso, in merito all’obbligo di applicazione del “reverse charge” sulle cessioni di telefoni cellulari e dispositivi a circuito integrato, in vigore dal 1° aprile 2011. In particolare, viene chiarito che il meccanismo del “reverse charge” si applica soltanto per le cessioni di beni effettuate nella fase distributiva che precede il commercio al dettaglio. Pertanto, le cessioni di cellulari e dispositivi a circuito integrato sono fuori dal “reverse charge” se effettuate dai commercianti al minuto o se la cessione del cellulare è accessoria alla fornitura del traffico telefonico.
