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ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE: GLI OBBLIGHI CONTABILI

Associazioni sportive dilettantistiche: gli obblighi contabili

I regimi contabili delle associazioni sportive dilettantistiche sono comuni a quelli degli enti non commerciali. Il regime contabile puo' essere ordinario, semplificato, supersemplificato, forfettario.

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Le associazioni sportive dilettantistiche seguono diversi obblighi contabili, a seconda che esse svolgano solo attività istituzionale o anche attività commerciale.

1) Attività istituzionale e attività commerciale delle associazioni

Nel caso svolgano attività istituzionale, non vi è nessun obbligo contabile, se non quello di rilevare le entrate e le uscite di cassa, con lo scopo di rendere trasparente la raccolta e l’impiego delle risorse finanziarie.
Quando, invece, l’associazione svolge anche attività di tipo commerciale, è necessario adottare un vero e proprio impianto contabile:
• regime ordinario o semplificato a seconda dell’entità dei ricavi;
• regime forfetario, previsto dalla L. 398/1991, che verrà trattato di seguito;
• regime super semplificato, previsto dall’articolo 145 del t.u.i.r., che prevede un meccanismo forfetario di determinazione del reddito, con percentuali meno vantaggiose rispetto al regime forfetario di cui alla L. 398/1991.
Se vengono esercitate entrambe le tipologie di attività, l’associazione è obbligata ad adottare la contabilità separata.
In entrambi i casi esse devono redigere e approvare annualmente, entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio, un rendiconto, che riassuma tutte le informazioni di carattere economico-finanziario riguardanti gli aspetti sia istituzionali sia commerciali.

2) Le dichiarazioni fiscali

La dichiarazione ai fini delle imposte dirette e indirette, c.d. Modello UNICO – Enti non commerciali ed equiparati, deve essere presentata dalle associazioni sportive dilettantistiche che hanno svolto attività commerciale.
Il Modello 770 deve essere presentato dalle suddette associazioni quando esse abbiano corrisposto, in un determinato periodo d’imposta, una o più di queste somme a titolo di:
• indennità di trasferta e rimborsi forfetari di spese;
• premi e compensi per l’esercizio diretto dell’attività sportiva;
• compensi per collaborazioni di carattere amministrativo-gestionale;
• compensi agli amministratori;
• retribuzioni ai dipendenti.
In questi casi, infatti, l’associazione sportiva diventa sostituto d’imposta e quindi come tale ha l’obbligo non solo di presentare il modello 770, ma anche di rilasciare, ai destinatari delle somme, entro il mese di febbraio dell’anno successivo a quello in cui i compensi sono stati corrisposti, una certificazione annuale in cui sono riepilogati gli importi pagati e le ritenute operate.

3) Il regime semplificato

Determinazione forfetaria dell’Iva, dell’Ires e semplificazione degli obblighi contabili: questi i principali benefici previsti dal regime semplificato, introdotto con la L. 398/1991. Inizialmente riservato alle associazioni sportive dilettantistiche, fu poi esteso al restante mondo associativo. Oggi possono optare per il regime forfetario tutti gli enti associativi senza scopo di lucro, le pro-loco, le associazioni bandistiche e cori amatoriali, filodrammatiche, di musica e danza popolare.

Condizione essenziale per l’accesso alla disciplina fiscale agevolata è conseguire proventi nel limite di 250.000 Euro. Se l’associazione, con esercizio coincidente con l’anno solare, si costituisce in corso d’anno, il limite di 250.000 Euro deve essere rapportato al periodo intercorrente tra la data di costituzione ed il termine d’esercizio. Se nel periodo d’imposta si supera tale limite, il regime agevolato cessa automaticamente e si dovrà tornare al regime ordinario dal mese successivo a quello in cui è venuto meno il requisito.
Le associazioni che intendono avvalersi del regime semplificato devono comunicare tale proposito:

  • alla SIAE competente in base al domicilio fiscale, prima dell’inizio dell’anno solare per cui ha effetto l’opzione;
  • all’Agenzia delle Entrate in occasione della presentazione della prima dichiarazione annuale Iva successiva alla scelta. I soggetti esonerati dalla presentazione della dichiarazione Iva, dovranno compilare il quadro VO della stessa, ed allegarlo alla dichiarazione dei redditi, avendo l’accortezza di barrare la relativa casella posta sul frontespizio del Modello Unico.
Una volta adottato il regime forfetario, esso è vincolante per almeno un quinquennio.
Soffermandoci sull’Iva, essa si determina applicando le seguenti percentuali sui proventi conseguiti:
  • 50% dell’Iva a debito sui proventi conseguiti nell’esercizio di attività commerciali, connesse agli scopi istituzionali;
  • 90 % dell’Iva a debito sulle fatture emesse per sponsorizzazioni;
  • 2/3 dell’Iva a debito per la cessione o concessione di diritti di ripresa televisiva o trasmissione radiofonica.
Nel caso in cui risulti un saldo a debito, l’Iva deve essere versata trimestralmente, con il modello F24, senza maggiorazione dell’1%, utilizzando gli stessi codici tributo normalmente previsti.
Per quanto riguarda l’Ires, essa si calcola applicando una percentuale di redditività del 3% sui compensi derivanti dall’attività commerciale, cui vanno sommate le plusvalenze patrimoniali. Va ricordato che i proventi commerciali conseguiti nello svolgimento di attività connesse agli scopi istituzionali, e quelli derivanti dalla raccolta fondi, non concorrono a formare il reddito imponibile alle seguenti condizioni:
  • fino ad un importo complessivo di 51.645,69 Euro per periodo d’imposta;
  • per un massimo di 2 eventi all’anno.
Le associazioni che adottano il regime semplificato sono alleviate dagli obblighi di tenuta delle scritture contabili, mentre sono tenute:
  • all’emissione delle fatture riguardanti le prestazioni di sponsorizzazione, pubblicità e cessioni dei diritti radio-tv;
  •  alla conservazione e numerazione delle fatture attive e passive;
  • all’annotazione dei corrispettivi e degli altri proventi conseguiti nell’esercizio d’attività commerciali, entro il giorno 15 del mese successivo a quello di riferimento;
  • al versamento trimestrale l’Iva;
  • alla redazione, entro 4 mesi dalla chiusura dell’esercizio, di apposito rendiconto;
  • alla certificazione dei corrispettivi pagati dal pubblico per assistere alle manifestazioni sportive dilettantistiche, mediante il rilascio di titoli di ingresso o abbonamenti;
  • alla presentazione della dichiarazione dei redditi (Modello UNICO Enti non commerciali) e del Modello 770, nei casi in cui sia previsto.
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Commenti

paolo - 19/01/2016

buonasera, dovrei chiudere il codice fiscale di un associazione culturale e vorrei sapere l'importo dell'F23 da pagare per Ag. Entrate

martina - 09/12/2014

Mi hanno detto che alla fine dell'anno (io seguo quelli fiscale) il conto corrente della mia a.s.d deve esse quasi a zero. E' vero? Ma non li posso lasciare sul conto e accumularli? Perché non mi bastano mai per comprare nuove attrezzature.

pamela - 04/08/2014

Buongiorno, io devo pagare un iva del 2010 di € 25,00 del 2° trimestre; non è stata mai pagata perchè fino ad oggi non ho più fatto fatture di vendita e sotto i 25,00 € il modello F24 non si paga..... ora cosa indico nel modello F24 per pagare l'iva del 2010???

Luigia Lumia - 06/08/2014

l'iva del 2010 ormai non puo' essere pagata con il ravvedimento. aspetterei quindi la comunicazione dall'agenzia. Dato il modesto importo anche la sanzione sarà proporzionata.

eleonora - 23/07/2014

Salve vorrei sapere, dato che sono socio fondatore di una a.s.d. di ginnastica ed abbiamo tutte bambine minorenni, ogni mese viene versata una quota per i corsi e noi rilasciamo una ricevuta generica. Questa ricevuta crea un' iva??? Stiamo procedendo nel modo giusto? Grazie

vincenzo - 23/02/2013

SALVE, La mia domanda rigurda l'iva nel regime della legge 398/91. sapevo che dovevo versare SOLO la percentuale dell'iva a debito (es. il 50% dei proventi commerciali). voi riportate: Nel caso in cui risulti un saldo a debito... questo mi fà capire che devo fare la differenza tra iva a debito e iva a credito. qual'è la legge che regolamenta quest'argomento? grazie

vincenzo megna - 23/02/2013

salve, la domanda riguarda il versamento dell iva previsto dalla legge 398/91: ho letto che viene versata SOLO una percentuale dell iva a debito (es. 50% su attivita commerciali). Nel vostro sito ho letto: - Nel caso in cui risulti un saldo a debito...- domanda: devo sottrarre l'iva a debito all' iva a credito? qual'è la legge che spiega questo? grazie

Francesco Traficante - 02/10/2012

Buongiorno, abbiamo costituito una asd non riconosciuta con semplice scrittura privata registrata presso l'agenzia delle entrate e con attribuzione codice fiscale. I nostri obblighi dovrebbero essere: - registro verbali assemblee ordinarie e straordinarie; - registro verbali assemblee consiglio direttivo; - libro soci; - prima nota cassa; - bilancio di esercizio. Corrisponde a verità? che differenza c'è fra prima nota cassa e bilancio di esercizio?

Giovanni Longo - 25/09/2012

Buongiorno, giorni fa ho acquistato il pacchetto Associazioni sportive ,dilettantistiche - Formule da 17,90euro. Desideravo però capire dove scaricare un modello utile per l'atto costitutivo in quanto desidero aprire una associazione sportiva dillettantistica e presentare tutta la documentazione. grazie

Luigia Lumia - 01/10/2012

Il pacchetto da lei acquistato contiene la formula 19, che è esattamente quello che lei cerca. Se ha difficoltà a scaricare il file ci contatti al numero verde.

Fabio Tommei - 06/09/2012

Nell'ipotesi di liquidazione trimestrale dell'IVA, dove vanno inseriti i relativi dati nella colonna 9 del Registro IVA Minori?In corrispondenza dei mesi di chiusura di ciascun trimestre o di quelli in cui è effettuato il versamento (da compiersi entro il giorno 16 del secondo mese successivo)? Ringrazio anticipatamente chi avrà la disponibilità di rispondermi.

Antonio Tavarelli - 04/02/2012

le ASD che posseggono solo il codice fiscale, che tipo di attività possono fare e quale dichiarazione devono fare?grazie.

Domenico Pardo - 19/10/2011

Le Ass. Sportive Dilettantistiche , in regime semplificato, sono tenute alla trasmissione dati relativa allo "SPESOMETR"? grazie

Francesco Di Pietro - 02/01/2012

Le associazioni sportive dilettantistiche,indipendentemente dal regime fiscale adottato, sono tenute alla trasmissione telematica dei dati rilevanti ai fini Iva per l'anno 2010 entro il 31/01/2012 relativamente alle operazioni attive e passive di importo superiore a 25.000 euro ed entro il 30/04/2012 per le operazioni relative al 2011 di importo superiore a 3.000 euro.

PDM - 28/03/2012

assolutamente sbagliato: le associazioni sportive dilettantistiche che hanno optato per la legge 398/91, in quanto le stesse sono esenti dall'obbligo di presentazione della dichiarazione annuale IVA, sono esonerate dall'obbligo di comunicazione dei dati IVA.

alfredo - 20/05/2012

mi comunicheresti gentilmente i riferimneti normativi che consentono ai soggetti in regime 398/91 l'esenzione da dichiarione IVA . o se questa esenzione è prevista solo qual ora non si sia svolta attività commerciale nel periodo

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