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LA TASSAZIONE DEI DIRITTI DI AUTORE NELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI 2020

La tassazione dei diritti di autore nella dichiarazione dei redditi 2020

Le riduzioni spettanti a titolo di spese forfettarie del 25% aumentata per gli autori con meno di 35 anni al 40% e il diritto autore per i forfettari

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La tassazione dei diritti di autore segue regole diverse in relazione alla tipologia di reddito dove vengono collocati dalla legislazione fiscale.
Su tutti i redditi corrisposti per diritti di autore, a qualsiasi titolo corrisposti, sulla parte imponibile all’atto del pagamento dovrà essere effettuata una ritenuta d’acconto del 20% o nel caso di reddito assimilato con l’aliquota IRPEF secondo lo scaglione di reddito.

La ritenuta è elevata al 30% se il percettore del reddito è soggetto non residente.

I diritti di autore vengono classificati come redditi di lavoro autonomo quando conseguiti direttamente dagli autori, come redditi diversi quando sono stati acquisiti a titolo gratuito o oneroso, come redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente quando conseguiti nell’ambito di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, oppure come redditi di impresa se conseguiti nell’esercizio di una attività commerciale

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1) Diritti di autore come redditi di lavoro autonomo

Se i diritti di autore sono considerati redditi di lavoro autonomo usufruiscono di un abbattimento forfettario a titolo di deduzione forfettaria delle spese pari al 25% che viene elevata al 40% se il percettore ha un’età inferiore a 35 anni

Articolo 54 c. 8 secondo periodo  DPR 917/86
 

8……. I redditi indicati alla lett. b) del comma 2 dell'art. 53, sono costituiti dall'ammontare dei proventi in denaro o in natura percepiti nel periodo d'imposta, anche sotto forma di partecipazione agli utili, ridotto del 25 per cento a titolo di deduzione forfetaria delle spese, ovvero del 40 per cento se i relativi compensi sono percepiti da soggetti di età inferiore a 35 anni.

Se il diritto di autore viene percepito da un lavoratore autonomo che si avvale del regime forfettario, il diritto di autore concorrerà all'eventuale raggiungimento della soglia dei 65.000 euro e sconterà l'imposta sostitutiva tipica del forfettario invece che quella ordinaria.

Il sostituto di conseguenza non dovrà effettuare la ritenuta d'acconto su tali compensi. Il chiarimento è arrivato con un interpello n. 517 del 12 dicembre 2019.

Leggi anche: Regime forfettario 2019 e diritti d’autore: niente ritenuta sui compensi

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2) Diritti di autore come redditi diversi

Se i diritti di autore sono considerati redditi diversi occorre distinguere due fattispecie:

- se sono stati acquisiti a titolo oneroso godono di un abbattimento del 25% al pari di quello spettante all’autore,
- se invece sono stati acquisiti a titolo gratuito vengono tassati integralmente.

Articolo 71  Dpr 917/86

1. I redditi di cui alla lett. g) del comma 1 dell'art. 67,
costituiscono reddito per l'ammontare percepito nel periodo di imposta, ridotto del 25% se i diritti dalla cui utilizzazione derivano sono stati acquistati a titolo oneroso.

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3) Diritti di autore assimilati a lavoro dipendente

Se i diritti di autore sono assimilati a quelli di lavoro dipendente, (e lo sono solo quando trattasi di collaborazione a riviste e giornali con redazioni di articoli non in completa autonomia) l’assimilazione comporta il riconoscimento delle detrazioni previste dall’art. 13 del Tuir per i lavoratori dipendenti, da calcolarsi con le seguenti modalità:
L’art. 13 recita infatti che se:
 

“ 1. Se alla formazione del reddito complessivo concorrono uno o più redditi di cui agli articoli…….. 50, comma 1, lettere a), b), c), c-bis), d), h-bis) e l), spetta una detrazione dall'imposta lorda, rapportata al periodo di lavoro nell'anno, pari a:


a) 1.880 euro, se il reddito complessivo non supera 8.000 euro. L'ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 690 euro. Per i rapporti di lavoro a tempo determinato, l'ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 1.380 euro;

b) 978 euro, aumentata del prodotto tra 902 euro e l'importo corrispondente al rapporto tra 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 20,000 euro, se l'ammontare del reddito complessivo è superiore a 8.000 euro ma non a 28.000 euro;

c)978 euro, se il reddito complessivo è superiore a 28.000 euro ma non a 55.000 euro. La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l'importo di 55.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l'importo di 27.000 euro.

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4) Possibilità di ritenuta maggiorata

E' possibile a richiesta dell'autore per i diritti assimilati a lavoro dipendente ed anche per quelli assimilati a lavoro autonomo applicare una ritenuta superiore al 20%. La possibilità è stata ammessa dalla circolare 199/E del 30/11/2001.

5) I diritti di autore nella dichiarazione dei redditi 2020

Come si è potuto dall'analisi sopra effettuata, i diritti di autore andranno dichiarati nella dichiarazione dei redditi 2020 a seconda di come vengono classificati:

  • se percepiti da parte dell'autore o inventore come proventi che derivano dall’utilizzazione economica di opere dell’ingegno e di invenzioni industriali: andranno dichiarati come Redditi diversi nel quadro D3 codice 1 del modello 730 o nel quadro RL 25 della dichiarazione dei redditi
  • se lo stesso diritto di autore è percepito da un autore che ha anche una partita IVA in regime forfettario,  il reddito andra' indicato nel  Quadro LM righi da LM22 ad LM27,  colonna 4 da assoggettare ad imposta sostitutiva previo abbattimento con gli specifici coefficienti  in misura del 25%, ovvero del 40%, nel caso in cui il dichiarante abbia età inferiore ai 35 anni. (Circolare 10 aprile 2019, n. 9/E, risposta ad interpello n. 517 del 12 dicembre 2019).
  • se i diritti di autore sono stati percepiti non dall'autore ma da altri aventi causa a titolo gratuito (ad es. eredi e legatari dell’autore o inventore) o da soggetti che abbiano acquistato a titolo oneroso i diritti alla loro utilizzazione, i diritti di autore andranno indicati del rigo RL13 in misura intera per gli acquirenti a titolo gratuito e con la riduzione del 25 per cento  per gli acquirenti a titolo oneroso
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Commenti

Autore TV - 03/03/2021

Salve Luigia, sono libero professionista la cui attività unica è quella di autore televisivo, regime ordinario, e ho più di 35 anni. Per ogni programma televisivo per cui lavoro emetto alla fine di ogni mese due fatture: - 60% per prestazione con ritenuta del 20%, Enpals 9,19% e IVA - 40% per cessione diritti con ritenuta del 20% sul 75% del totale e IVA Il mio commercialista, e altri commercialisti di colleghi autori che svolgono il mio medesimo ruolo, hanno pareri discordanti riguardo l'applicazione IVA nella fattura di cessione diritti. Devo continuare a inserire l'IVA nelle fatture di cessione diritti come ho sempre fatto? Le tasse vanno applicate sul 100% della fattura per cessione diritti, o sul 75% come avviene per la ritenuta d'acconto? Ribadisco che la mia attività di libero professionista è totalmente dedicata a quella di autore televisivo, quindi NON si tratta di attività secondaria e marginale. Grazie mille in anticipo! Ogni commercialista ha parere diverso, spero Lei possa illuminarmi!

Luigi - 28/05/2020

Ma vale anche per i diritti d'autore percepiti tramite Amazon?

Alberto - 03/11/2018

Salve, mettere in rete anche attraverso digital store canzoni proprie fiscalmente mi obbliga a cosa? Considerando l’esito incerto e aleatorio della vendita e di eventuali ricavi. Sono uno studente appena maggiorenne.Grazie per l’aiuto

Alessandro - 28/06/2018

Salve, sono un compositore ed ho percepito diritti d’autore dalla siae la quale mi ha inviato la certificazione fiscale che ho consegnato per l’unico. Mi chiedo se questi importi, derivati appunto dal diritto d’autore, debbano essere contegiati e considerati come qualsiasi altri oppure sono soggetti ad agevolazioni. Lo chiedo perché si sono sommati al reddito di insegnante scuola pubblica ed avrei superato l’aliquota, dovendo pagare una somma importante. Grazie

Luigia Lumia - 29/06/2018

I diritti di autore percepiti dalla Siae al pari di tutti i diritti di autore devono essere dichiarati con l'abbattimento forfettario a titolo di deduzione delle spese pari al 25% che viene elevata al 40% se il percettore ha un’età inferiore a 35 anni.

Omar - 21/12/2017

Salve! Io scrivo e dirigo spettacoli per una associazione culturale. Vorrei sapere se i pagamenti di questo tipo (creazione di opere artistiche) sono soggetti al massimale di 5000 euro all'anno come i pagamenti da prestazione occasionale con ritenuta d'acconto, oppure se tale limite non è applicabile. Grazie mille

Olga - 21/09/2017

Salve. Sono una giornalista e sono straniera. nei anni 2006-2008 lavoravo per una TV estera non europea. Adesso vivo in Italia e mi arrivano diritti d'autore da quel ex-lavoro - perché quando usano i miei materiali mi pagano, anche se lavorando lì - in Bielorussia - come dipendente ricevevo un stipendio. Vorrei chiedere adesso devo pagare le tasse in Italia se mi arrivano i diritti d'autore per il lavoro eseguito al estero e anni fa. (La somma in 2016 4.800,00 circa) Grazie mille!

ROBERTO - 21/06/2017

buongiorno! Ho 50 anni e sono un lavoratore dipendente (impiegato) con regolare contratto a tempo indeterminato. Nel 2015 ho fatto stampare/editare un romanzo da un editore a pagamento (self-publishing) e, successivamente, nel corso dell'anno 2016, ho venduto 70 libri tramite una libreria locale, che ha tenuto i miei testi in conto vendita (a più riprese). La libreria ha trattenuto il 30% del prezzo di copertina, riconoscendomi Euro 735,00 netti, a fronte di mie regolari ricevute (con codice fiscale - vendita occasionale). Come esattamente deve essere dichiarato questo importo nel mod. 730 redditi 2016? grazie per il supporto Roberto

Libri da leggere - 16/09/2018

Interesserebbe anche a me avere una risposta a questo quesito riguardante un romanzo. Anche io sono un'autrice e ho pubblicato un libro da leggere nel 2017.

Tommaso - 24/03/2017

Sono un lavoratore statale; una casa editrice vorrebbe pubblicare il mio lavoro, vorrei sapere che comportarmi a norma di legge. Mi viene proposto un pagamento come anticipo sui diritti d'autore. Quali documenti devo produrre e quale tassazione debbo applicare? GRAZIE

Roberta - 05/09/2016

la riduzione forfettaria del 25 o 40 % spetta anche ai contribuenti minimi ex DL 98/2011? grazie

Ale - 29/07/2016

Salve Luigia, questo tipo di tassazione è applicabile anche a programmatori che cedono diritti su software? Grazie!

Ilario - 12/06/2016

Sono un autore di 50 anni. Il mio unico reddito è costituito dai proventi di due libri presso un solo editore, circa 500 euro (con ritenuta d'acconto del 25%). E' necessario dichiararli? Vorrei fare la dichiarazione telematica, per inserire alcune detrazioni. Quale modello devo richiedere? Il 730 o altro? Grazie.

Luigia Lumia - 12/06/2016

La ritenuta non è del 25% ma del 20% sul 75% del reddito, quindi pari a 75 euro. Se ha degli oneri il massimo che puo' recuperare è la ritenuta di 75 euro.

alessandro sorio - 19/01/2014

Mi sono ritirato dal lavoro ma mi piace ancora mettere a punto dei progetti che potrei brevettare e cedere a ditte produttrici. In tal caso come potrei farmi pagare non potendo più emettere fattura?

Adriana - 10/08/2011

Sono un lavoratrice dipendente ed anche un artista. Ho realizzato un opera artistica su commissione pubblica (Via Crucis per una chiesa) per la quale sono stata pagata e ho dovuto presentare una ritenuta d'acconto per prestazione occasionale non avendo io una partita iva. Domando: ho diritto all'abbattimento forfettario del 25% sull'imponibile corrisposto, ai fini della minor tassazione come previsto della Legge sul diritto d'autore, essendo opera unica, originale, e frutto dell'ingegno personale? Grazie

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