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109.000 COMUNICAZIONI DI ANOMALIE RELATIVE AGLI STUDI DI SETTORE

109.000 comunicazioni di anomalie relative agli Studi di Settore

Anche quest’anno, come avvenuto negli anni passati, l’Agenzia delle Entrate sta inviando a contribuenti ed intermediari specifiche comunicazioni di anomalie riscontrate nei dati rilevanti ai fini degli studi di settore.

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Anche quest’anno, come avvenuto negli anni passati, l’Agenzia delle Entrate sta inviando a contribuenti ed intermediari specifiche comunicazioni di anomalie riscontrate nei dati rilevanti ai fini degli studi di settore.
I periodi d’imposta interessati sono il 2006, 2007 e 2008.
Entro la fine del mese di giugno verrà predisposto anche un software per consentire ai contribuenti di fornire eventuali spiegazioni in merito alle anomalie riscontrate.

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1) Le Comunicazioni di anomalie

Come avvenuto negli anni passati, anche quest’anno l’Agenzia delle Entrate ha previsto l’invio ai contribuenti di apposite comunicazioni di anomalie derivanti dall’indicazione dei dati rilevanti per l’applicazione degli studi di settore nei modelli dichiarativi. Ad informare di questa iniziativa è l’Agenzia stessa con la Circolare n. 30/E del 4 giugno 2010.
Le comunicazioni in arrivo riguardano i dati dichiarati ai fini dell’applicazione degli studi di settore per il triennio 2006-2007-2008 e saranno circa 109.000.
Riceveranno la lettera anche i contribuenti che sono risultati “congrui” nei suddetti periodi d’imposta, ma che non hanno inserito correttamente i dati o hanno omesso di presentare i modelli degli studi di settore.
L’iniziativa ha lo scopo di sensibilizzare i contribuenti affinché non ripetano gli stessi errori nella prossima dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2009.

Le anomalie oggetto della comunicazione sono rilevate mediante un riscontro “informatico” dei dati dichiarati ai fini dell’applicazione degli studi di settore per il triennio 2006 – 2007 - 2008.

In particolare, esse possono essere raggruppate nelle seguenti quattro macrocategorie:

1. INCOERENZE DI MAGAZZINO
2. MANCATA INDICAZIONE DEL VALORE DEI BENI STRUMENTALI
3. INCONGRUENZE NEI DATI DICHIARATI NEL MODELLO STUDI DI SETTORE, OVVERO TRA QUESTI E I DATI DICHIARATI NEL MODELLO UNICO
4. INDICATORE “INCIDENZA DEI COSTI RESIDUALI DI GESTIONE SUI RICAVI” SUPERIORE AL DOPPIO DELLA SOGLIA MASSIMA

2) Modalità di invio delle comunicazioni

Le comunicazioni vengono inviate direttamente al contribuente o anche all’intermediario che ne ha inviato la dichiarazione. In particolare, le comunicazioni sono spedite:
  • al contribuente, con raccomandata mediante il canale Postel a partire dall’inizio del mese di giugno 2010 presso il domicilio indicato dal contribuente;
  • all’intermediario, per via telematica a partire dalla seconda settimana del mese di giugno 2010.
Le comunicazioni inviate ai contribuenti

Le comunicazioni inviate al contribuente riguarderanno le seguenti anomalie:
  • incoerenze relative alla gestione del magazzino;
  • incoerenze tra rimanenze finali ed esistenze iniziali;
  • incoerenze relative ai beni strumentali;
  • incoerenze relative all’incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi.
Come per gli invii effettuati negli anni precedenti, anche nella comunicazione che sarà inviata quest’anno viene precisato che, qualora le anomalie evidenziate fossero riscontrate anche nella dichiarazione relativa al periodo d’imposta 2009, la posizione del contribuente sarà inserita in apposite liste selettive utilizzate per la formazione dei piani annuali di controllo.

Le comunicazioni inviate agli intermediari


Altre tipologie di comunicazioni avverranno, poi, tramite gli intermediari che hanno provveduto a trasmettere all’Amministrazione Finanziaria le dichiarazioni per conto dei contribuenti.
Agli intermediari giungeranno, in particolare, i file telematici dove sono indicati i contribuenti assistiti per i quali sono state riscontrate le seguenti anomalie:
  • incoerenze relative alla gestione del magazzino;
  • incoerenze relative ai beni strumentali;
  • mancata corrispondenza tra i dati indicati nei modelli utilizzati per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore e il modello Unico;
  • mancata indicazione di dati fondamentali nel modello degli studi di settore relativo alle attività professionali;
  • indicazione di cause di esclusione dall’applicazione degli studi per tre periodi d’imposta consecutivi;
  • incongruenze nei dati indicati relativi alla presenza di soci, percentuale di lavoro prestato, assenza di altri addetti e numero giorni di apertura;
  • incongruenze tra il codice attività e i dati strutturali indicati ai fini dell’applicazione degli studi di settore.
All’interno di tali comunicazioni l’Agenzia delle Entrate invita gli intermediari a segnalare al contribuente/cliente l’anomalia riscontrata in modo che quest’ultimo provveda ad una corretta compilazione della dichiarazione relativa al periodo d’imposta 2009.

3) Il software

Verso la fine del mese di giugno, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione sul proprio sito internet (www.agenziaentrate.gov.it), nella sezione relativa agli “studi di settore”, il software “comunicazioni anomalie 2010”.

Questo consentirà ai contribuenti che hanno ricevuto le comunicazioni di anomalie (o ai loro intermediari) di fornire eventuali chiarimenti o precisazioni in merito.

4) Effetti

Le comunicazioni di anomalie relative agli studi di settore non comportano automaticamente l’attivazione di un controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria.

La Circolare n. 30/E/2010 in esame precisa, tuttavia, che specifici controlli verranno riservati, come di consueto, ai contribuenti che, destinatari nel corso del 2009 delle apposite comunicazioni di anomalie degli indicatori economici relative al triennio 2005-2007, risultano – dai dati dichiarati per il periodo d’imposta 2008 – non aver mutato il comportamento ritenuto anomalo.

La selezione di tali soggetti avverrà anche grazie ad apposite liste d’ausilio che saranno fornite a breve agli uffici dell’Amministrazione finanziaria insieme alle relative istruzioni operative.
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