L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 21/E pubblicata il 23 aprile 2010, ha fornito alcune risposte a quesiti sulla detrazione prevista per gli interventi di ristrutturazione per il risparmio energetico.
Le spese per le quali è possibile fruire della detrazione comprendono sia i costi per i lavori edili connessi con l’intervento di risparmio energetico, che quelli per le prestazioni professionali, necessarie sia per la realizzazione degli interventi agevolati che per acquisire la certificazione energetica richiesta per fruire del beneficio.
La detrazione del 55% non è fruibile interamente in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all’anno a cui si riferiscono i lavori, bensì viene ripartita in rate.
In particolare:
- per le spese sostenute nel 2007, la detrazione era ripartibile in 3 rate annuali di pari importo;
- per le spese sostenute nel 2008 era ripartibile in un numero di rate annuali da 3 a 10 a seconda della scelta effettuata dal contribuente in sede di dichiarazione UNICO 2009;
- per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2009 fino al 31 dicembre 2010, è fruibile in 5 rate annuali di pari importo;
- per le spese eseguite nel 2011 sarà obbligatorio ripartire la detrazione in dieci rate annuali.
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1) I soggetti che beneficiano della detrazione
Beneficiario della detrazione è colui che possiede o detiene l’immobile sul quale sono stati effettuati gli interventi di recupero edilizio sulla base di un titolo idoneo (ad esempio, proprietà, altro diritto reale, concessione demaniale, locazione o comodato).
Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, purché abbia sostenuto le spese e le fatture ed i bonifici siano a lui intestati.
L’agevolazione spetta, in particolare, a:
- le persone fisiche ed i soggetti non titolari di reddito d’impresa (quali, ad esempio, imprenditori agricoli, lavoratori autonomi anche associati, società semplici);
- i titolari di reddito d’impresa (Ditte Individuali, Snc, Sas, Srl, Spa).
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2) Gli interventi finalizzati al risparmio energetico
Il Decreto attuativo del 19 febbraio 2007, come modificato dal decreto 7 aprile 2008, ha individuato in maniera precisa gli interventi per i quali trova applicazione l’agevolazione fiscale.Sono considerati interventi finalizzati al risparmio energetico quelli che prevedono:
- la riqualificazione energetica di edifici già esistenti diretti alla riduzione del fabbisogno di energia primaria, quelli che permettono il raggiungimento di un indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale inferiore di almeno il 20 per cento, per un importo massimo detraibile di € 100.000; Rientrano, ad esempio, in questa tipologia di interventi, la sostituzione o l’installazione di impianti di climatizzazione invernale anche con generatori di calore non a condensazione, con pompe di calore, con scambiatori per teleriscaldamento, con caldaie a biomasse, gli impianti di cogenerazione, rigenerazione, gli impianti geotermici e gli interventi di coibentazione non aventi le caratteristiche previste per gli altri interventi agevolati.
- gli interventi sull’involucro di edifici esistenti o parti di essi, considerando ad es. nuove finestre comprensive di infissi, miglioramento termico di componenti vetrati esistenti, per un importo massimo detraibile di € 60.000;
- l’installazione di pannelli solari, bollitori, accessori e componenti elettrici ed elettronici utilizzati per la produzione di acqua calda ad uso domestico o industriale, e per la copertura del fabbisogno di acqua calda nelle piscine per un importo massimo detraibile di € 60.000;
- la sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale esistenti, con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione, per un importo massimo detraibile di € 30.000.
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3) Gli adempimenti richiesti e i documenti da presentare
Per fruire della detrazione del 55% occorre inviare, entro 90 giorni dalla data di fine dei lavori o del collaudo, all’ENEA telematicamente attraverso il sito www.acs.enea.it, ottenendo ricevuta informatica, i seguenti documenti:
- l’attestato di certificazione energetica o l’attestato di qualificazione energetica che comprende i dati relativi all’efficienza energetica propri dell’edificio (Allegato A del Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 19 febbraio 2007);
- la scheda informativa relativa agli interventi realizzati (Allegato E o F del Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 19 febbraio 2007).
- la causale del versamento;
- il codice fiscale del contribuente beneficiario della detrazione;
- il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto in favore del quale il bonifico è effettuato;
Per i soggetti titolari di reddito d’impresa, non occorre che i pagamenti siano effettuati a mezzo bonifico bancario o postale, in quanto ai fini della detrazione del 55% assume rilievo il principio di competenza e non di cassa; in particolare, in base al principio di competenza, per i titolari di reddito d’impresa rileva:
- per i beni mobili acquistati, il momento della consegna o spedizione, salvo che sia diversa e successiva la data in cui si verifica l'effetto traslativo;
- per i servizi, il momento dell'ultimazione della prestazione.
- la fattura in cui sia indicato il costo della manodopera utilizzata (l’obbligo di indicare in fattura il costo della manodopera è stato soppresso dal decreto legge n. 70 del 13 maggio 2011, come previsto per la detrazione sulle ristrutturazioni edilizie);
- l’asseverazione redatta da un tecnico abilitato (ingegnere, architetto, geometra, perito industriale, dottore agronomo, dottore forestale o perito agrario) che attesti la rispondenza degli interventi effettuati ai requisiti tecnici richiesti;
- l’attestato di certificazione energetica prodotto, al termine dei lavori, dal tecnico abilitato, oppure un attestato di qualificazione energetica predisposto secondo lo schema riportato in allegato al decreto del 19 febbraio 2007 del Ministro dell’Economia e delle Finanze;
- la scheda informativa sugli interventi realizzati, redatta da un tecnico abilitato, relativa agli interventi realizzati e contenente:
- i dati identificativi del soggetto che ha sostenuto le spese;
- i dati identificativi dell’immobile;
- il tipo di intervento;
- il risparmio annuo di energia previsto;
- il costo dell’intervento al netto delle spese professionali;
- il costo delle spese professionali;
- l’importo utilizzato per il calcolo della detrazione.
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4) Gli adempimenti per i lavori che proseguono oltre l’anno
Secondo il chiarimento fornito dalla Circolare n. 21/E/2010, riguardante le spese sostenute a partire dal 2009 e non terminate entro lo stesso periodo d’imposta nel quale sono iniziate, era necessario, inviare telematicamente un’apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate entro il 31.03.2010 (ovvero entro 90 giorni dal termine del periodo d’imposta, per i soggetti con esercizio non coincidente con l’anno solare), consentendo di poter beneficiare dell’agevolazione del 55% per le spese sostenute nel periodo d’imposta 2009 all’interno di UNICO 2010 (da presentare quest’anno).
Tale comunicazione è finalizzata ad informare l’Agenzia delle Entrate delle spese sostenute “nei periodi d’imposta precedenti a quello in cui i lavori sono terminati”, in modo da permettere il monitoraggio della spesa a carico del bilancio statale per ciascun esercizio finanziario relativa alla detrazione del 55%.
Per fruire dell’agevolazione fiscale è necessario conservare ed esibire, in caso di richiesta dell’Amministrazione finanziaria:
- l’asseverazione, che comprende i dati relativi all’efficienza energetica propri dell’edificio, prodotta successivamente all’esecuzione degli interventi;
- la ricevuta dell’invio della documentazione all’ENEA;
- le fatture o le ricevute fiscali relative alle spese effettuate;
- le ricevute del bonifico attestante il pagamento.
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5) Cosa succede se ci sono errori ed omissioni nella scheda informativa
La scheda informativa deve essere inviata all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Nel caso di errori od omissioni presenti nella scheda informativa già inviata, l’Agenzia delle Entrate ritiene che il contribuente possa correggere il contenuto della scheda informativa anche oltre il termine di 90 giorni dalla fine dei lavori previsto per l’invio.La correzione potrà avvenire inviando telematicamente una nuova comunicazione, che annulla e sostituisce quella precedentemente trasmessa. Il nuovo invio deve, però, essere effettuato entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi nella quale la spesa può essere portata in detrazione; ciò, infatti, consentirà di calcolare la detrazione sulle spese effettivamente sostenute nell’anno al quale la dichiarazione si riferisce.
Se, successivamente all’invio della scheda informativa, ma prima della presentazione della dichiarazione dei redditi, si usufruisce di sconti o abbuoni, la detrazione compete solamente in relazione alle spese effettivamente rimaste a carico, cioè al netto dello sconto o dell’abbuono.
Se si usufruisce di sconti e abbuoni dopo aver già usufruito della detrazione in dichiarazione dei redditi, tali somme devono essere assoggettate a tassazione separata.
Non è necessario procedere alla rettifica della scheda informativa nel caso in cui:
- sia stato indicato un nominativo diverso da quello dell’intestatario del bonifico o della fattura;
- non sia stato indicato che possono aver diritto alla detrazione più contribuenti.