Sono in partenza circa 3 milioni di lettere per quei contribuenti per i quali sono stati riscontrati errori.
Non si tratta di cartelle, ma di avvisi bonari che contestualmente conterranno, laddove il diretto interessato riconosca l'errore, gli estremi per il relativo versamento da effettuare in banca. Nella maggior parte dei casi si tratta di errori cartacei, di calcolo, o di abbinamento connessi ad esempio al primo periodo di versamento dei contributi previdenziali (il Fisco telematico è partito il 4 maggio '98), «che in buona parte saranno risolti con la trasmissione della dichiarazione per via telematica».
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