E' attesa oggi la decisione della Corte di Giustizia sulle regole transitorie per i veicoli aziendali che non costituiscono oggetto proprio dell'attività di impresa.
Tra gli esperti di giustizia comunitaria sono diffuse le aspettative di un parere globalmente negativo da parte dei giudici europei; rimane però il nodo retroattività dell'eventuale condanna.
Il pronunciamento rischia di aprire una falla annuale di circa 2,5 miliardi di Euro nelle casse dello Stato italiano, destinata a moltiplicarsi oltre i 10 miliardi se sarà riconosciuta una retroattività di quattro o cinque anni alla condanna.