Per i lavoratori intermittenti le tutele di malattia e maternità e la pensione maturano anche durante i periodi non lavorativi e di attesa alla chiamata; ma soltanto se c'è l'obbligo di risposta e, quindi, è percepita l'indennità di disponibilità.
La precisazione proviene dalla circolare Inps n. 17/2006 che provvede ad interpretare le norme previdenziali relative al contratto di lavoro a chiamata introdotto dalla riforma del lavoro (dlgs n. 276/2003).
Viene anche detto che per tale tipologia di rapporto non sono applicabili gli incentivi contributivi della legge 407/1990 o della legge n. 223/1991.
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