Il nuovo istituto della «pianificazione fiscale concordata» (Pfc) previsto dall'articolo 34 del disegno di legge della Finanziaria 2005, a differenza del concordato, presuppone la definizione dei redditi e non i ricavi e stabilisce che l'adesione determina la definizione preventiva per un triennio della base imponibile caratteristica dell'attività svolta.
Il triennio è da intendersi generalmente quello 2005/2007, dato che il nuovo istituto viene introdotto a decorrere dal periodo d'imposta in corso al 1 gennaio 2005. I soggetti potenzialmente interessati sono tutti gli imprenditori e gli esercenti un'arte o una professione. Viene precisato, tuttavia, che non possono accedervi i soggetti individuati secondo la logica del vecchio concordato preventivo biennale. Manifestando l'adesione al nuovo istituto il contribuente ottiene che siano inibiti nei suoi confronti gli accertamenti analitici, analitici-induttivi e induttivi in relazione al reddito "caratteristico"; sul reddito che eccede quello definito viene prevista una riduzione di 4 punti percentuali (sia ai fini Ire che Ires) dell'aliquota, fatta eccezione per quella Ire del 23%, ed è esclusa l'applicazione dei contributi previdenziali per la parte di reddito che eccede quello definito.
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