Nel convegno organizzato dal Sole 24 ore Telefisco 2024 l’agenzia delle Entrate ha fornito un importante chiarimento in merito al calcolo del valore dei prestiti aziendali concordati ai dipendenti come fringe benefit precisando che deve essere effettuato con le regole, piu favorevoli per i lavoratori, previste dal DL Anticipi 145 2023, anche se la norma è entrata in vigore solo il 17 dicembre scorso.
Vediamo con ordine le recenti modifiche e il chiarimento delle Entrate.
Come noto , prima del decreto Anticipi 2023 per i finanziamenti concessi ai dipendenti a tassi agevolati rispetto a quelli di mercato, la disciplina generale prevista all'articolo 51, comma 4, lettera b), del Tuir stabiliva che concorre a formare il reddito di lavoro dipendente il 50 per cento della differenza tra:
L'anno scorso con i tassi della BCE in salita, molti dipendenti, in particolare del settore bancario, che avevano ricevuto il beneficio del tasso fisso agevolato, lamentavano di trovarsi a dover corrispondere di fatto un tasso variabile anno per anno e avevano chiesto al Governo di correggere il criterio di determinazione forfettaria del reddito ai fini delle ritenute applicate dai datori di lavoro.
Con il decreto Anticipi si è ovviato a questa criticità modificando, con efficacia dal periodo di imposta 2023, il criterio di determinazione del valore da assoggettare a tassazione dei prestiti concessi ai dipendenti.
Si prevede ora che il valore sia sempre calcolato come 50% della differenza tra l’importo degli interessi calcolato al Tur e l’importo degli interessi con il tasso effettivo ma il Tasso ufficiale di riferimento da considerare non è quello in vigore al termine di ciascun anno bensì
Nel corso di Telefisco 2024, come anticipato, ad una domanda sulla applicazione della nuova modalità di calcolo sulle rate dei prestiti 2023 precedenti l'entrata in vigore del decreto legge , l'Agenzia ha risposto che, posto che la novità riguarda gli interessi complessivamente pagati dai lavoratori nel periodo d’imposta 2023, i datori di lavoro dovranno ricalcolare la tassazione per tutte le rate dell'anno con le nuove regole ed effettuare le eventuali correzioni in sede di conguaglio di fine anno, che scade il 28 febbraio 2024.
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