News Pubblicata il 22/05/2024

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Detassazione straordinari turismo e ristorazione 2024: regole e codice tributo

di Redazione Fisco e Tasse

Rinominato il codice tributo per il Trattamento integrativo speciale per straordinari nel turismo, bar e ristorazione periodi gennaio - giugno 2024. Le istruzioni, a chi spetta



Il trattamento integrativo speciale  in busta paga, già in vigore per il turismo  nel 2023,   è stato esteso con la  legge di bilancio 2024  (legge 213 2023) anche ai lavoratori della ristorazione  per il primo semestre 2024. 

Ricordiamo che  si tratta di una detassazione pari al 15%   della retribuzione lorda per  straordinari  e lavoro notturno dei i  lavoratori del turismo  e terme  che era stata introdotta dal Decreto Lavoro 48 2023 in particolare per il periodo giugno settembre 2023. Qui il testo 

La misura intendeva sostenere i lavoratori  con redditi più bassi ,  anche al fine di  incentivare l'offerta di manodopera, recentemente molto difficoltosa per i datori di lavoro del settore.   

Con la circolare 5/E del 7 marzo 2024, l'Agenzia ha  completato le istruzioni  fornite  con la circolare 26/E e   risoluzione 51/E del 2023.

Con la  Risoluzione n. 26/E del 20 maggio 2024 per l'utilizzo  in compensazione, tramite modello F24, del credito di imposta maturato ha ridenominato   il codice tributo “1702”, istituito con Risoluzione n. 51/E 2023, in “Credito maturato dai sostituti d'imposta per l'erogazione del trattamento integrativo speciale del lavoro notturno e straordinario effettuato nei giorni festivi - articolo 39-bis del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, e articolo 1, comma 24, della legge 30 dicembre 2023, n. 213". Sono confermate le modalità di compilazione 

Ecco più in dettaglio  le  regole generali  e le istruzioni.

Detassazione parziale straordinari turismo,  terme, settore ricettivo e pubblici esercizi

Nella bozza della legge di bilancio approvata dal Governo lo scorso 16 ottobre  2023  era prevista una semplice  proroga della misura 2023, per il semestre gennaio- giugno 2024 . 

Nel testo che è giunto in Parlamento il 31 ottobre è stata  ampliata la platea dei beneficiari anche al settore dei pubblici esercizi : bar ristoranti pasticcerie ecc. 

Il testo definitivo  prevede che:

  1. ai lavoratori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, di cui all’articolo 5 della legge del 25 agosto 1991, n. 287, e 
  2. ai lavoratori del comparto del turismo, ivi inclusi gli stabilimenti termali,

ATTENZIONE: Come  per la misura già in vigore, i dipendenti devono fare richiesta attestando al proprio datore il reddito da lavoro dipendente relativo al 2023.  

 Il sostituto d'imposta riconosce il trattamento integrativo speciale  in busta paga  e lo indica nella Certificazione unica, recuperando poi  il credito maturato per effetto dell'erogazione del trattamento integrativo speciale, tramite compensazione. 

Detassazione  straordinari turismo e ristorazione 2024: i  nuovi beneficiari 

L’articolo 1, comma 21, della legge 213 2023  ricomprende nell'agevolazione  lavoratori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande rinviando  all’articolo 5 della legge n. 287/1991 e indica quindi come nuovi beneficiari anche 

Trattamento integrativo: quali sono   straordinari e lavoro notturno?

LAVORO STRAORDINARIO Va ricordato che  l’orario normale di lavoro  e fissato ordinariamente  in 40 ore settimanali, salvo demandare alla contrattazione collettiva la possibilità di stabilire una durata minore e riferire l'orario normale alla durata media delle prestazioni lavorative in un periodo non superiore all'anno In ogni caso, la durata media dell’orario di lavoro – calcolata con riferimento a un periodo non superiore a quattro, sei o dodici mesi - non può superare, per ogni periodo di sette giorni, le quarantotto ore, comprese le ore di straordinario .

In assenza di una regolamentazione da parte del contratto collettivo applicabile,  il lavoro straordinario richiede il previo accordo tra datore di lavoro e lavoratore per un periodo che non superi le duecentocinquanta ore annuali. Il lavoro straordinario deve essere computato a parte e compensato con le maggiorazioni retributive previste dai contratti collettivi di lavoro e/o con riposi compensativi.

LAVORO NOTTURNO 

Il periodo notturno è definito invece dall’articolo 1, comma 2, let. d), come il periodo di almeno sette ore consecutive comprendenti l'intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino  e non può superare le otto ore in media nelle ventiquattro ore, salva l'individuazione da parte dei contratti collettivi, anche aziendali, di un periodo di riferimento più ampio sul quale calcolare come media il suddetto limite. È affidata alla contrattazione collettiva l'eventuale definizione delle riduzioni dell'orario di lavoro o dei trattamenti economici indennitari nei confronti dei lavoratori notturni.

Trattamento integrativo turismo e ristorazione: istruzioni e codice tributo 

L'Agenzia ha precisato che:

Fonte: Agenzia delle Entrate



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