News Pubblicata il 03/12/2023

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Decreto flussi lavoro domestico: il click day raddoppia

di Redazione Fisco e Tasse

Domani alle 9.00 partono le domande per la richiesta di permesso di lavoro per colf e badanti del decreto flussi 2023. Per chi resta escluso nuova opportunita il 7 febbraio 2024



I datori di lavoro che intendono assumere un collaboratore familiare o una badante  in relazione alla quota prevista dal decreto flussi 2023  possono fare richiesta con il click day di  domani  4 dicembre 2023 ma per chi resta escluso c' è una nuova possibilità  il 7 febbraio 2024, relativa alle quote 2024.

Si ricorda che sono disponibili 9.500 ingressi e sono  state precompilate  entro il 26 novembre oltre 86 mila domande, quasi 10 volte le quote previste e che la scadenza (teorica) è fissata al 31 dicembre 2023.

 Il termine è in realtà solo teorico perche le domande vengono accolte,  fatte salve le verifiche dei requisiti, in ordine cronologico di invio.

Se l’istanza non  viene accolta per esaurimento delle quote  il portale avvisa  subito  «La pratica risulta al momento non in quota».

Se, invece, la domanda viene accolta ci sono 60 giorni di attesa massima per avere i nulla osta dallo sportello unico per l’immigrazione . Solo con l'esito della prima domanda si potrà decidere se ripresentarla con il nuovo click day, come sottolineato dai rappresentati del centro studi  dell'associazione dei datori di lavoro Assindatcolf, in quanto  «Inserire una nuova domanda il 7 febbraio per lo stesso lavoratore - continua - significherebbe annullare la precedente.

  Qui la piattaforma per le domande

Ricordiamo di  seguito  i  requisiti e i passi necessari  per la procedura.

1. Verifica requisito di  reddito  del datore di lavoro  

Per l'accesso al click day del decreto flussi  per l'assunzione di colf e badanti extracomunitari  possono  fare domanda:

ATTENZIONE : Nel caso in cui il datore  di lavoro sia una persona non autosufficiente  che fa richiesta per una assistente familiare (badante) non c'è alcun requisito reddituale  da rispettare.

Il ministero dell'interno ha recentemente chiarito che si fa riferimento 

2  Richiesta disponibilità lavoratori al  centro per l’impiego

Il secondo passaggio prevede l'obbligo  di chiedere al  centro per l’impiego  competente  se vi sono lavoratori già presenti in Italia disponibili  per le mansioni di colf, badanti e baby sitter. 

Per ottenere una risposta possono trascorrere fino a 20 giorni lavorativi, quindi è raccomandabile avviare la richiesta con l' apposito modulo il prima possibile. In assenza di risposta  dopo 15 giorni si può procedere 

 Qui il modello necessario rilasciato da ANPAL  .

3. Asseverazione  del contratto

Il terzo passaggio riguarda l’asseverazione della certificazione da parte di professionisti abilitati o associazioni (come Assindatcolf):

Nella circolare operativa del ministero, viene specificato infatti  che il domestico potrà essere assunto sia a tempo determinato che indeterminato, con orario pieno o parziale ma  NON inferiore alle 20 ore alla settimana e con una retribuzione mensile non al di sotto dell’importo dell’assegno sociale pari a 503,27 euro.

Qui il modello di asseverazione ad uso di professionisti e associazioni .

4. Decreto flussi lavoro domestico: dopo il nulla osta attesa per il visto 

Si ricorda che dopo aver ottenuto  il nulla osta al lavoro in Italia  è richiesto anche l'ottenimento del visto consolare da parte delle autorità del paese di provenienza , che spesso in passato ha avuto tempistiche molto lunghe. 

5. Domanda di assunzione colf e badanti extracomunitari:  chiarimenti sugli allegati

Una nota del Ministero dell'interno del 21 novembre  2023 pubblicata nell'applicativo per le domande  ha precisato che  entro il 26 novembre (termine ultimo per la compilazione delle istanze Decreto Flussi 2023) i soggetti privati  che intendono procedere con l'assunzione di un lavoratore domestico attraverso le quote del decreto flussi  dovevano allegare  un’apposita autocertificazione  in cui si dichiara  di non essere tenuti alla presentazione di documenti che certifichino la posizione previdenziale e fiscale e all’iscrizione alla Camera di Commercio.

In particolare : il datore di lavoro persona fisica dovrà caricare nella sezione “Upload allegati”, nei campi “autocertificazione dell’iscrizione alla camera di commercio” e “autocertificazione della posizione previdenziale e fiscale”, una semplice dichiarazione nella quale sia indicata la propria qualità di singolo datore di lavoro persona fisica e pertanto di non essere tenuto alla presentazione di tali certificazioni.

ATTENZIONE precisato anche  che per il punto “il proprio reddito al netto dell’imposta presentata”  si deve intendere “il proprio reddito imponibile”.

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Fonte: ASSINDATCOLF



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