News Pubblicata il 17/06/2024

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Titoli di stato e buoni postali esclusi dall'ISEE: facciamo il punto

di Redazione Fisco e Tasse

In arrivo il decreto con la novità dei titoli di stato e buoni fruttiferi postali fuori dal conteggio dell'ISEE. Come funziona e quando entrera in vigore



i titoli di stato e altri  prodotti  finanziari garantiti dallo Stato  come i Buoni e i libretti  postali sono stati  esclusi dal calcolo del patrimonio familiare ai fini dell' ISEE, fino all'importo di 50mila euro  con la legge di bilancio   legge 213 del 30  dicembre 2023,   articolo 1 commi 183-185.

Con il messaggio 165 del 12 gennaio 2024, dopo un confronto con il  Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali,  l' INPS  ha informato  che l’entrata in vigore della disposizione  non è immediata essendo subordinata all’approvazione delle modifiche al regolamento r (DPCM n. 159 del 2013).

Fino ad oggi dunque è  restata  immutata la disciplina ISEE relativa al patrimonio mobiliare, e  nelle Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU)  permane l’obbligo di indicare tutti i rapporti finanziari  posseduti al 31 dicembre 2022 dai soggetti appartenenti al nucleo familiare.

Titoli di stato esclusi dal conteggio ISEE, quando entra in vigore la novità?

Il Ministero dell’economia e delle finanze  ha predisposto ad aprile  2024  uno schema di decreto con le modifiche al regolamento ISEE. che ha trasmesso all’Autorità Garante per la protezione dei dati personali .

Il Garante Privacy  ha espresso parere favorevole  (Parere n. 290), confermando la conformità alla disciplina sulla protezione dei dati personali.

 L’entrata in vigore delle nuove disposizioni dipende ora dalla data pubblicazione del DPCM in Gazzetta Ufficiale.

Per l'applicazione effettiva, che comporterà la presentazione di nuove DSU ,  si dovranno attendere anche le istruzioni INPS.

ISEE 2024: breve riepilogo

L'Isee ricordiamo è l'indicatore della situazione economica familiare che viene utilizzato per definire a chi possono essere garantite alcune prestazioni assistenziali  o agevolazioni (come ad esempio  RDC, Supporto formazione e lavoro,  borse di studio universitarie,  Bonus asili nido,  ecc.)    

Per definire l'ISEE familiare  si tiene conto del reddito e del patrimonio complessivo di tutti i componenti della famiglia ( beni immobili,  auto, barche,  titoli e risparmi su conti correnti ecc) .

Tornando alla legge di bilancio 2024,  già nella prima bozza (Qui il testo integrale) è stata inserita la previsione di escludere dal calcolo dell'isee  i titoli di stato (Buoni del tesoro annuali o poliennali).  Nel corso dei lavori è stato specificato  che sono ricompresi anche "altri  prodotti  finanziari di raccolta del risparmio con  obbligo di rimborso assistito dalla garanzia  dello Stato".

 Si fa riferimento quindi a:  

il cui possesso non avrà quindi rilevanza per l’ISEE familiare.

Occorre attendere comunque un provvedimento specifico per capire il momento di entrata in vigore della novità.

Titoli esclusi dall'ISEE:   dubbi applicativi e perplessità

Dato il recente forte incremento dei tassi di interesse per l'inflazione,  la vendita dei titoli di stato  ha avuto un grande successo recentemente, raccogliendo oltre 32 miliardi nelle due emissioni di giugno e di ottobre,  molto più del valore dell'intera legge di bilancio 2024.

L'obiettivo a breve termine della novità della legge di bilancio 2024 è  chiaramente quello di recuperare  altre risorse: rendendo ininfluente per l'Isee il possesso di titoli di stato,   il Governo  ne favorisce fortemente  la vendita e raccoglie  fondi,  utili   in  questo momento di  difficoltà per   il bilancio statale.

La misura desta però  piu di una perplessità . Ad esempio  sul fatto di creare ulteriore  indebitamento  statale a lungo termine  infatti  i maggiori tassi di interesse che vanno alle famiglie saranno spalmati nei deficit degli anni a venire).

 Inoltre non è sicuro che la normativa europea possa accogliere questo tipo di agevolazione selettiva che si scontra con  le regole della concorrenza nel mercato comune

Certamente  inoltre,  non appare una misura  del tutto equa,   dato che farebbe risultare sullo stesso piano, ai fini dei bonus e  agevolazioni economiche, i  soggetti in possesso di un certo patrimonio e altri che  invece non lo sono. 

Infatti  le famiglie  con  liquidità finanziaria che investiranno i loro  risparmi  in questi titoli  risulteranno  "poveri" quanto quelli che non lo possiedono  e  rientreranno  nelle soglie ISEE previste ad esempio per la Carta spesa Dedicata a te o per i Bonus sociali bollette, pensati  per i ceti EFFETTIVAMENTE meno abbienti.

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Fonte: Ministero dell'Economia e delle Finanze



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