E' stata aperta il 5 settembre alle ore 12.00 la procedura relativa al bando INAIL "Archivio delle buone pratiche per la salute e sicurezza sul lavoro nei cantieri temporanei o mobili” che intende premiare esempi positivi di procedure di sicurezza per il lavoro in edilizia.
Con avviso del 28 novembre INAIL aveva comunicato la proroga per l'inoltro delle domande dal 4 dicembre al 5 febbraio 2024, alle ore 18.00.
Un nuovo comunicato , in data 2 febbraio 2024, informa che la data ultima di disponibilità della procedura telematica per l’inoltro delle domande di partecipazione, viene ulteriormente prorogata al 5 aprile 2024.
Il concorso ha l'obiettivo di contribuire a diffondere soluzioni innovative, efficaci e trasferibili, a tutela dei lavoratori, creando un archivio di documentazione utile per tutti gli operatori del settore
Il bando è inserito anche tra le azioni di sensibilizzazione previste dal nuovo Piano nazionale della prevenzione in edilizia 2020-2025, parte integrante del Piano nazionale della prevenzione 2020-2025.
Il regolamento del concorso QUI IL TESTO INTEGRALE, prevede che si possano candidare:
Le proposte vanno presentate attraverso la procedura online attiva sul sito dell’Inail previa autenticazione con SPID, CIE, CNS, attraverso tre steps :
ATTENZIONE Ogni partecipante può presentare una sola proposta. Nel caso di pluralità di invii dello stesso modulo di iscrizione, è preso in considerazione esclusivamente l’ultimo inoltrato.
La valutazione delle proposte pervenute sarà di un comitato tecnico che selezionerà i finalisti da sottoporre alla giuria
Gli elaborati premiati candidabili come “buone prassi” saranno suddivisi per categorie e saranno premiate fino a tre proposte
Il montepremi complessivo ammonta a 24mila euro (5000 euro sono destinati ai primi classificati di ciascuna categoria).
Le buone pratiche premiate saranno presentate nel corso di iniziative pubbliche dedicate alla prevenzione di infortuni e malattie e saranno trasmesse alla Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro per la procedura di validazione come “buone prassi”.
Ti potrebbero interessare: