News Pubblicata il 11/08/2023

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Impatriati: regime agevolato utilizzabile per due volte

di Redazione Fisco e Tasse

Agevolazione impatriati riutilizzabile per due rientri in Italia purché entro i 5 anni complessivi. Chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate sulla durata



I lavoratori impatriati possono utilizzare il regime agevolato anche per un secondo ingresso in Italia, se entro i  cinque anni  di durata dell'agevolazione. Lo afferma l'Agenzia delle entrate in una risposta a interpello non pubblicata.

Il caso sottoposto all'amministrazione riguardava un  lavoratore  dipendente che aveva beneficiato del regime impatriati (articolo 16 del Dlgs 147/2015) per gli anni di imposta 2019 e 2020, con esenzione del 50% del reddito di lavoro prodotto in Italia . Prima della scadenza del quinquennio agevolato prevista per il 2023 il lavoratore si era trasferito in  Francia,  ed era di nuovo rientrato nel 2022, fissando la residenza fiscale in Italia dal 2023 . La domanda riguardava quindi la durata rimanente del regime agevolato anche sulla  base della modifica alla norma intervenuta con il DL 34 2019 che ha innalzato l'esenzione al  70% del reddito da lavoro dipendente prodotto in Italia.

L'agenzia ricorda che attualmente il regime  prevede che i redditi di lavoro dipendente autonomo e di impresa in forma individuale) prodotti in Italia da lavoratori che trasferiscono la residenza nel territorio dello Stato concorrono alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 30% del loro ammontare (10% in caso di trasferimento al Sud) per un quinquennio, in presenza dei seguenti requisiti :

E' prevista anche la proroga per un  ulteriore quinquennio con una minore detassazione in caso di figli o acquisto di immobili di tipo residenziale. 

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Nella risposta l'Agenzia evidenzia che la disciplina non prevede la sospensione  per gli anni di espatrio ma non esclude   possibilità di usufruire dell'agevolazione fiscale per un secondo rimpatrio , in presenza ricorrere dei requisiti previsti dal citato articolo 16. 

Pertanto, in caso di espatrio dopo il biennio di permanenza obbligatoria richiesto dalla norma ma  prima della fine del quinquennio agevolato,  come  nel caso oggetto dell’interpello, il lavoratore  può  nuovamente avvalersi del regime ex novo,  per ulteriori 5 anni  fino al 2027, considerando quale anno di decorrenza il 2023. 

L'interpretazione pro contribuente si inserisce  nella prospettiva  di ulteriori interventi  in tema di agevolazioni annunciata dal Governo nella delega fiscale che  con i decreti attuativi, si propone di intervenire anche sulla residenza fiscale delle persone fisiche e sui regimi fiscali speciali per chi sceglie il nostro Paese.

Leggi anche Irpef le riduzioni e agevolazioni  della delega fiscale e altri approfondimenti nel Dossier gratuito La Riforma fiscale 2023

Fonte: Agenzia delle Entrate



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