Tra fine giugno e i primi giorni di luglio molti contribuenti sono stati colpiti da un avviso da parte dell’INPS, recapitato nell’area riservata del sito ufficiale dell’ente e sulla casella di posta elettronica del contribuente, con la quale veniva sollecitata l’iscrizione alla Gestione separata come parasubordinati o professionisti senza cassa previdenziale.
Abbiamo già parlato della questione con l’articolo Gestione separata INPS: in arrivo gli avvisi di iscrizione, al quale si rimanda anche per i dettagli operativi sul come procedere con l’iscrizione.
Il 6 luglio 2023 l’INPS ha pubblicato il Messaggio numero 2535 con il quale fa il punto della situazione e risponde ad alcune delle domande più frequenti.
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L’ente precisa nuovamente che l’adempimento richiesto è indirizzato a coloro i quali, pur avendo ricevuto il versamento di contributi alla gestione separata come parasubordinati o professionisti senza cassa, non hanno proceduto all’apertura della posizione assicurativa per tempo, adempimento necessario per una corretta quadratura della posizione previdenziale complessiva del contribuente.
In assenza della richiesta di iscrizione da parte del contribuente, il sistema informatico registra in automatico:
L’INPS precisa però che “le suddette date potrebbero non coincidere con la data effettiva di inizio attività, cui è legata l’iscrizione alla Gestione separata e il relativo accredito contributivo, con conseguenze negative sulla posizione previdenziale dell’assicurato, quali, ad esempio, un minore numero di mesi di contribuzione”; da qui l’invito, da parte dell’ente, ad effettuare l’adempimento, in modo tale da poter inserire l’effettiva data di inizio attività ed evitare errori.
Nel caso in cui l’avviso venga ignorato dal contribuente, l’ente provvederà ad effettuare l’iscrizione d’ufficio, inserendo:
Va precisato che, nel caso in cui il contribuente abbia contribuzione sia come parasubordinato che come professionista, dovrà “effettuare l’adempimento dell’iscrizione per entrambe le due tipologie, cui corrispondono due distinte posizioni anagrafiche per tipologia”.
Sulle domande frequenti, viene preso in esame il caso in cui, in conseguenza dell’iscrizione d’ufficio da parte dell’ente, la data di inizio attività sia errata e il contribuente abbia interesse a cambiarla: in questa situazione la modifica è possibile, e richiederà la trasmissione della richiesta di iscrizione oppure, in alternativa, è possibile scrivere alla “sede INPS di competenza e inviare una dichiarazione con la data di inizio attività”. Eventuali errori dell’estratto conto contributivo verranno automaticamente risolti dopo l’invio della richiesta di iscrizione o della modifica della data da parte dell’ufficio.
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