News Pubblicata il 25/05/2023

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Tributaristi e visto di conformità: la replica del CNDCEC

di Redazione Fisco e Tasse

La replica del CNDCEC nelle parole del Presidente De Nuccio: rassicurazione sul fatto che non sarà esteso ai tributaristi il compito di apporre il visto di conformità



Nella giornata di ieri sulle principali testate giornalistiche si leggeva la notizia della possibilità di apporre il visto di conformità estesa anche ai tributaristi. 

Tale ipotesi si evinceva dall'impegno del Governo a discuterne nella approvazione dell'ordine del giorno datato 18 maggio e proposto dal Presidente della Commissione Lavoro della Camera.

Non è tardata la replica dei Commercialisti con le parole del Presidente de Nuccio contenute in una nota pubblicata sul sito istituzionale del CNDCEC.

De Nuccio ha seccamente dichiarato che:

“Nel riscontrare l’ennesimo sterile tentativo di estendere la competenza ad apporre i visti di conformità tributari a soggetti non ordinistici, il Consiglio nazionale si è già attivato con i vertici delle Istituzioni interessate ricevendo rassicurazioni che, com’è naturale che sia, queste attività professionali permangano nella sfera di esclusiva dei Commercialisti, soggetti sottoposti alla vigilanza del Ministero della Giustizia, a cogenti obblighi deontologici, all’obbligo di assicurazione, a codificati percorsi di formazione professionale continua”. 

Il presidente ha continuato affermando inoltre che: 

“L’attività di certificazione tributaria, peraltro ampiamente prevista anche nella Legge Delega di riforma del sistema tributario – richiede che il professionista, a cui si delegano attività di estrema delicatezza anche nell’interesse pubblico, sia in condizione di offrire adeguate garanzie che solo il presidio degli Ordini professionali può assicurare. Anche per questo nell’ambito del percorso che porterà all’attuazione della Legge Delega, dialogheremo con gli interlocutori istituzionali affinché tali garanzie siano ulteriormente rafforzate, confermando esclusive che pongano il commercialista al centro del progetto di riforma del sistema tributario. Il nostro è un approccio che evita la politica degli annunci, che non pone problemi ma trova soluzioni”.

Ricordiamo che, il visto di conformità è stato introdotto con il Dlgs 241/97 per attività di controllo sulla corretta applicazione delle norme tributarie.

I professionisti abilitati appongono il visto dopo un controllo formale sui documenti al fine di attestare che i dati riportati nella dichiarazione sono conformi alla documentazione fornita e rispettano le disposizioni fiscali.

In particolare, i soggetti ad oggi abilitati a rilasciare il visto di conformità sono:

L’ordine del giorno in cui si proponeva l’estensione ai tributaristi sottolineava che l'esclusione dei tributaristi da tale adempimento fiscale, causerebbe un'interruzione del rapporto fiduciario tra lo stesso tributarista, che ha seguito tutte e le pratiche fiscali fino a quel momento, e il contribuente o l’imprese, che hanno fruito del suo servizio prestato rendendo necessario il ricorso ad altro professionista.

I sindacati dei Commercialisti in un comunicato congiunto datato 23 maggio e sottoscritto da Adc, Aidc, Anc, Andoc, Fiddoc, Sic, Unagraco, Ungdcec e Unico manifestano disaccordo specificando che: "nonostante si tratti di un odg, e quindi di un impegno ad approfondire la questione, è comunque un segnale di pericolosa mancata conoscenza delle competenze esclusive della professione del commercialista e anche dello stesso strumento del visto di conformità"

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Fonte: Il Sole 24 Ore



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