News Pubblicata il 16/05/2023

Tempo di lettura: 2 minuti

Sgravio contributivo professionisti: fondi bloccati

di Redazione Fisco e Tasse

Lo sgravio contributivo per i liberi professionisti, del periodo Covid, applicato dalle Casse di previdenza risulta ancora a carico degli enti . Manca il finanziamento statale



 Le Casse previdenziali dei professionisti  sono ancora in attesa  del finanziamento statale  relativo all'esonero contributivo previsto dalla legge di bilancio 2021  per l'emergenza COVID e in molti casi questo sta bloccando l'erogazione di welfare e pensioni agli iscritti 

Vale la pena di ricordare che la legge 178/2020 legge di bilancio per il 2021 all'articolo 1, comma 20,  aveva istituito  il Fondo per l’esonero dai contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti nel 2020, con una dotazione finanziaria iniziale di 2 miliardi e mezzo.

Lo sgravio era stato previsto per tutti i lavoratori autonomi e dipendenti per far fronte alle difficolta finanziarie causate dalla pandemia da Covid.19 

Per i lavoratori dipendenti  e autonomi iscritti alle gestioni INPS l'istituto nazionale di previdenza era incaricato della procedura amministrativa  mentre per i professionisti ordinisti  la gestione era affidata alle casse previdenziali.   Questi enti  hanno  rinunciato quindi ai versamenti contributivi dei professionisti  attendendo   poi il finanziamento con le risorse statali già calcolato nella legge di bilancio 

Ogni Cassa ha inviato al ministero del Lavoro il resoconto di quanto risultava attribuibile ai propri iscritti  sulla base della loro situazione reddituale  entro  novembre 2021.

il Sole 24 ore ha segnalato il grave ritardo  ( con art . dell1'1 maggio 2023)  riportando che  a giugno  2022 il ministero del Lavoro ha richiesto agli enti previdenziali  una ulteriore conferma dei dati  già inviati.  Da allora più nulla.

SI può ipotizzare che con il passaggio di consegne al nuovo Governo  a  luglio 2022 ci sia  stato probabilmente un  disguido per cui l’erogazione dei fondi è ancora bloccata.

Gli enti  previdenziali stanno quindi  cercando da circa un anno   di far fronte all'ammanco di  cassa con diversi sistemi. In alcuni casi vengono richiesti agli iscritti in vista della pensione di  versare comunque i contributi da cui erano stati esonerati per legge, in attesa di essere rimborsati  con le somme assegnate dallo stato ma ancora mancanti all'appello.

Al  ministero dell’Economia, sempre secondo Il Sole,   non risultano  procedure in sospeso  in questo  ambito mentre  dal  ministero del Lavoro  giunge notizia che le risorse sono state impegnate ma  manca l'effettiva  disponibilità di cassa.  Sembra quindi che i fondi siano stati impiegati altrove ma   affermano,  che la questione dovrebbe risolversi entro l'anno .

 Per molti mesi dunque le Casse  potrebbero restare ancora in affanno.



TAG: Professione Commercialista, Esperto Contabile, Revisore Professione Avvocato La rubrica del lavoro