News Pubblicata il 31/05/2024

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Cessione bonus edilizi: Poste annuncia il blocco dal 30 maggio

di Redazione Fisco e Tasse

Cessione crediti bonus edilizi: le novità dopo la conversione del DL n 39/2024 e il blocco di Poste



Con un comunicato di ieri, Poste informa del fatto che a partire dal 30 maggio 2024, non è più possibile effettuare nuove richieste di cessione di crediti d’imposta (DL 19 maggio 2020 n.34, convertito con modificazioni nella legge 17 luglio 2020 n.77 e s.m.i.).

La Decisione deriva dalla recente conversione in legge del DL n 39/2024 o dl superbonus che ha praticamente ridotto all'osso le opzioni alternative alle detrazioni da bonus edilizi.

Ricordiamo che la piattaforma di Poste era stata riaperta dal 3 ottobre scorso, ma ad oggi la decisione di Poste si allinea alle numerose novità normative in tema di sconto in fattura e cessione intervenute degli ultimi mesi del 2024.

Cessione e sconto bonus edilizi: verso la chiusura definitiva 

Il mercato della cessione dei crediti si avvia a chiudere definitivamente i battenti.

Già l'Abi, Sssociazione bancaria italiana, aveva pronosticato il blocco a causa delle nuove norme del decreto Superbonus (Dl n 39 convertito in legge n 67/2024) che vietano, a partire dal 2025, la compensazione di crediti fiscali collegati alle ristrutturazioni con debiti previdenziali e contributivi. 

Il comunicato di ABI dello scorso 15 maggio cosi specificava: " per le banche sarebbe impossibile compensare i crediti d’imposta acquistati, incidendo negativamente sulla loro capacità di acquistare ulteriori crediti. Dovrebbero essere rivisti i piani di acquisto con riflessi negativi per le imprese che non riuscissero a cedere tali crediti"

Ora anche Poste ha deciso di allinearsi allo scenario normativo e con avviso pubblicato sulla piattaforma dedicata proprio al trasferimento degli sconti fiscali avverte che "non è più possibile effettuare nuove richieste di cessione dei crediti di imposta".

Sulla piattaforma di Poste viene annunciato anche che sarà possibile seguire l’avanzamento delle pratiche in lavorazione e caricare l’eventuale documentazione richiesta a integrazione di quanto già inviato.

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Fonte: Fisco e Tasse



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