La legge di Bilancio 2023 ha introdotto, solo per il 2023, la pensione anticipata flessibile (detta anche “Quota 103”) che si consegue con:
(Per il 2024 la bozza della legge di bilancio giunta ieri al Senato prevede la proroga ma con calcolo interamente contributivo dell'assegno).
La norma in vigore (e anche la nuova bozza ) prevedono un incentivo alla permanenza al lavoro per chi ha requisiti sopracitati e sceglie di rimanere comunque al lavoro. che consiste nel versamento in busta paga, invece che all'INPS, dei contributi previdenziali a carico del lavoratore, corrispondenti ai periodi di permanenza al lavoro oltre i 62 anni.
Le disposizioni attuative 2023 sono contenute nel decreto del ministero del lavoro , di concerto con il ministero dell' Economia del 21 marzo 2023 pubblicato in Gazzetta ufficiale il 12 maggio 2023 .
INPS ha comunicato con il messaggio 2426 del 28 giugno 2023 che è stata resa disponibile la procedura telematica per le domande di sgravio. (vedi le istruzioni al penultimo paragrafo)
Con la circolare 82 del 22 settembre l'istituto ha dettagliato la tempistica per la decorrenza dello sconto e le istruzioni Uniemens per tutti i datori di lavoro (v. ultimo paragrafo).
Con il nuovo messaggio 4558 del 19 dicembre è stato ulteriormente chiarito che lo sconto comprende tutta la contribuzione Ivs dovuta dal lavoratore, incluso l’eventuale contributo aggiuntivo dell'1% dovuto in caso di quote eccedenti il limite della prima fascia di retribuzione pensionabile, a fronte di aliquote contributive inferiori al 10 per cento.
Il messaggio specifica quindi che per i flussi Uniemens i datori di lavoro che utilizzano la sezione PosContributiva devono utilizzare l’elemento “RecuperoAggRegolarizz”. Operazioni analoghe vanno compiute nella lista PosPa e nella sezione PosAgri
Vediamo di seguito più in dettaglio le opzioni disponibili ai lavoratori con i requisiti per Quota 103 e le istruzioni per le domande.
Il lavoratore che matura in requisiti per la pensione con Quota 103 ha dunque tre possibilità:
Si ricorda che con l'anticipo pensionistico Quota 103 il soggetto percepisce una assegno massimo lordo pari a 5 volte il trattamento minimo (2.818,70 euro), che sarà applicato fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia (67 anni , fino al 31 dicembre 2024), anche se l’importo della pensione calcolata dovesse risultare superiore. Dai 67 anni si percepirà la pensione piena.
ATTENZIONE: la prima finestra utile di uscita è fissata:
Come detto, il lavoratore con 62 anni e 41 anni di contributi versati che intende avvalersi dell'incentivo al posticipo della pensione deve presentare un’istanza all’Inps, che verifica i requisiti e comunica l'esito al datore di lavoro, il quale riconosce il beneficio in busta paga .
ATTENZIONE Le somme saranno imponibili ai fini fiscali, ma non ai fini contributivi e dunque non contribuiranno al montante pensionistico. In sostanza chi continua a lavorare e sceglie di non versare i contributi a suo carico, avrà una pensione più bassa rispetto a quella che maturerebbe continuando a versare la contribuzione piena.
Il bonus contributivo cessa
La rinuncia al versamento dei contributi può essere esercitata una sola volta e ha effetto nei confronti di tutti i rapporti di lavoro, anche successivi ed è revocabile .
ATTENZIONE: In caso di variazione del datore di lavoro, la scelta di avvalersi dell'incentivo viene automaticamente applicata e l'INPS ne da' comunicazione al nuovo datore di lavoro.
Il decreto attuativo specifica anche che:
Con la terza opzione il lavoratore con i requisiti di quota 103 che non fa domanda e continua a percepire la sua solita retribuzione con le trattenute previdenziali fino al momento della pensione “ordinaria” avrà un assegno pensionistico più alto che nel caso precedente, per i maggiori contributi versati.
Le istanze di incentivo possono essere presentate attraverso i seguenti canali:
Va selezionato in particolare il seguente nuovo prodotto: “Verifica del requisito per l’accesso all’incentivo al posticipo del pensionamento (legge di bilancio 2023)”
L’obbligo di versamento contributivo da parte del datore di lavoro della quota a carico del lavoratore cessa a partire dalla prima decorrenza utile della pensione anticipata flessibile in caso di presentazione della domanda in data antecedente.
La circolare ricorda inoltre che dopo avere ricevuto la domanda dell’incentivo, l’Istituto verifica i requisiti minimi e, entro trenta giorni dalla richiesta o dalla data di acquisizione della eventuale documentazione integrativa , comunica al lavoratore e al datore di lavoro, mediante il servizio “Comunicazione bidirezionale” l’esito della domanda
ATTENZIONE Solo dopo tale comunicazione il datore di lavoro può procedere con gli adempimenti a proprio carico, ovvero il mancato versamento a INPS delle somme
Nel caso le contribuzioni siano state già versate all'INPS , il datore di lavoro procede - tramite conguaglio - al recupero utilizzando, per la sezione POSCONTRIBUTIVA :
Nella circolare sono specificate anche le istruzioni per le sezioni POSPA, POSAGRI e per i datori di lavoro domestico.
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