Il successo e la redditività delle imprese globali saranno misurati anche (e forse soprattutto presto) su parametri nuovi, quelli del cosiddetto ESG.
L’ambiente, il sociale e l'insieme dei principi, delle regole e delle procedure che impattano sulla gestione e il governo di un’impresa (la governance) diventeranno decisivi nella verifica, misura e controllo della sostenibilità di un’impresa.
Non è più un concetto astratto, anche i consumatori si fanno sempre più attenti e privilegiano prodotti sostenibili, equi, etici.
ESG si riconduce a una valutazione attraverso standard, non ancora tutti ben definiti, di un’impresa e prende in considerazione le attività, il suo impatto sociale, la gestione della sua organizzazione. Queste valutazioni avranno un impatto sulle scelte dei consumatori, degli investitori, delle banche.
Esistono indici di valutazione, ed oggi anche strumenti, che coinvolgono non solo le grandi imprese ma anche il mondo delle PMI.
Ad esempio Unioncamere Veneto sostiene concretamente un progetto per la realizzazione del rating Esg delle Pmi. Da una recente notizia emerge che sono oltre 2.000 le aziende italiane che hanno già aderito alla piattaforma "Synesgy" del progetto TranspArEEnS finanziato dalla Commissione Europea, un percorso gratuito a portata delle piccole e medie imprese del territorio del Nord Est che vogliono valutare le proprie prestazioni ambientali, sociali e di governance e vedere riconosciuto il proprio valore dal mercato, dal sistema bancario e finanziario e dall'opinione pubblica, ottenendo uno score e un rating Esg.
Non più soltanto utili e perdite, ma valutazioni di sostenibilità, di buon governo e di irreprensibile capacità di stare sul mercato imprimeranno alle aziende la direzione verso il successo o il fallimento.
Secondo la direttiva europea della Commissione UE (Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD) a partire dal 2024 tutte le imprese di grandi dimensioni e le PMI quotate dovranno rendicontare le informazioni di sostenibilità secondo nuovi criteri e contenuti. La direttiva è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale lo scorso 16 dicembre 2022. PWC prevede che questo sia il più grande cambiamento nella regolamentazione finanziaria globale dai tempi del Sarbanes-Oxley Act e Moody's ha già annunciato che inserirà i dati ESG nei rating aziendali.
Non soltanto le imprese dovranno attrezzarsi, lo dovranno fare anche i loro consulenti, i commercialisti.
L’automazione intelligente che tanto sta spingendo la trasformazione digitale anche negli Studi dei professionisti sarà di grande aiuto. Ne è un esempio l’ecosistema Genya di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia. Il colosso digitale ha sviluppato non solo una famiglia sempre in crescita di applicativi intelligenti in grado di automatizzare le attività e di rendere dati e informazioni pronti all’analisi, ma anche un concetto che aderisce alle esigenze di una rendicontazione che va al di là degli attuali parametri.
Per fare un esempio, la creazione di un bilancio non è mai stata così facile e veloce. Genya Bilancio permette l’elaborazione del fascicolo in brevissimo tempo e consente di monitorare in automatico le prestazioni, gli indicatori di performance, il flusso di lavoro e il rilevamento dei tempi e delle attività svolte.
La soluzione è perfetta sia per i Professionisti che per le aziende che effettuano l'analisi di bilancio internamente e consente di redigere, in modo facile e veloce, i bilanci d'esercizio annuali, infrannuali, simulati o straordinari, producendo automaticamente tutta la documentazione.
E' su questa base che il futuro vedrà soluzioni che porteranno non solo automazione ma anche intelligenza e capacità di analisi.
Pierfrancesco Angeleri, managing director di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia ha commentato: “E’ importante che il mondo professionale inizi ad attrezzarsi. Noi, come azienda, staremo molto vicini ai professionisti e alle imprese. L’ESG non è più un trend, è un must.”