La disciplina delle cfc (control foreign company) introdotta dall'art. 1, comma 1, lett. a), della legge 21 novembre 2000, n. 342 è essenzialmente finalizzata a contrastare il fenomeno della dislocazione di imprese partecipate controllate da parte di soggetti residenti in Italia in paesi o territori caratterizzati da regimi fiscali privilegiati.
La disciplina prevede sostanzialmente l'attribuzione al soggetto controllante italiano, per trasparenza, dei redditi prodotti da società controllate residenti in paradisi fiscali.
La tassazione dei dividendi esteri erogati da società soggette alla disciplina delle cfc si complica: l'applicazione del regime di trasparenza deve fare i conti con i dividendi effettivamente distribuiti dalle società controllate, che vanno esclusi da imposizione a seguito dell'attribuzione automatica dell'intero reddito realizzato.
È questa una situazione particolarmente delicata che dovranno affrontare i soggetti chiamati, con le prossime dichiarazioni dei redditi, a fare i conti, per la prima volta, con il cosiddetto regime delle cfc.
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