Il decreto-legge 24 agosto 2021, n.118 introduce nel nostro ordinamento giuridico la composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa successivamente inserita nel Codice della Crisi e dell’Insolvenza. Lo strumento si pone l’obiettivo di attuare prontamente le misure di supporto alle imprese con l’intento di contenere e superare gli effetti negativi dell’emergenza economica e finanziaria.
In caso sia perseguibile il risanamento dell’impresa, l'imprenditore commerciale e agricolo in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico finanziario che inducono con grande probabilità alla crisi o all’insolvenza, può rivolgersi alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura nel cui ambito territoriale si trova la sede legale dell’impresa, per la nomina di un esperto indipendente.
Unioncamere, in collaborazione con Infocamere e per conto del sistema delle Camere di commercio, ha progettato e realizzato la piattaforma nazionale per mezzo della quale dal 15 novembre 2021 è possibile presentare le istanze di composizione negoziata.
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Dati alla mano provenienti dalla seconda edizione del 15 novembre 2022 dell’Osservatorio nazionale sulla composizione negoziata realizzata da Unioncamere, a livello nazionale, ad un anno dall’avvio della procedura, sono state presentate 475 richieste di gestione della crisi.
Dal rapporto appena citato, si può notare un timido inizio nel ricorrere a tale procedura non solo per la novità che lo strumento rappresenta ma soprattutto per l’assenza di esperti abilitati a gestire le relative domande.
Il totale degli esperti, ad oggi, ammonta a 3560 unità perlopiù appartenenti agli ordini della Lombardia, del Veneto, della Toscana e dell’Emilia-Romagna. Gli esperti presenti nelle regioni predette rappresentano il 60% del totale.
Aggiungiamo che la gran parte delle nomine riguarda professionisti quali commercialisti, per l’81% del totale, seguono gli avvocati (17,9%). Vi sono poi in minima parte manager d’impresa e in ordine di numerosità, i consulenti del lavoro.
Interessante il dato emergente circa la ripartizione geografica delle istanze di composizione negoziata. Infatti, il 21% di queste è di un’impresa lombarda, invece tra le grandi assenti citiamo la Provincia autonoma di Bolzano e la Valle d’Aosta.
Unioncamere, analizzando i primi dati a disposizione tra le istanze presentate e il numero degli esperti, sottolinea anche che solo in dodici casi il professionista ha ricevuto 2 incarichi, mentre tutti gli altri 260 esperti sono stati investiti da un singolo incarico.
Appare chiaro sicuramente che il ricorso allo strumento messo a disposizione dal nostro legislatore è via via in crescita, così come incrementeranno necessariamente gli esperti indipendenti.
La figura principale della Composizione Negoziata della crisi è infatti l’esperto, un abile negoziatore con l’obiettivo di assistere le imprese mediando tra queste e i creditori.
Per questo motivo al professionista, tra i requisiti per iscriversi tra gli elenchi degli esperti e quindi ricoprire il ruolo tanto complesso quanto intriso di peculiarità e competenze prescritte dalla normativa vigente, è richiesta anche una formazione specifica ottenibile con un corso abilitante.
Si consiglia il Corso abilitante Esperto Negoziatore Crisi d'Impresa |
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