Cosa fa il prop trader?
Il prop trader, nel contesto del proprietary trading, è la persona che gestisce un conto di trading, speculando o investendo sui mercati finanziari, per conto di una prop house.
Il prop trader e la prop house sono legati da un rapporto contrattuale, in ragione del quale dividono gli utili conseguiti dal prop trader.
Cosa fa la prop house?
La prop house, altrimenti detta prop firm, è una società di investimento (quindi un investitore professionale) che affida dei capitali, versati su un conto di trading, al prop trader; questi li investe sui mercati finanziari per conto della prop house al fine di conseguire degli utili finanziari
Prop trader e trader professionista sono sinonimi?
Il prop trader è un trader professionista, ma il trader professionista non svolge necessariamente l’attività di proprietay trading.
Il trader professionista, in finanza, secondo una definizione più ampia, è colui che effettua compravendita di strumenti finanziari in maniera professionale, anche per conto proprio; il prop trader, invece, è colui che effettua questa medesima attività ma per conto della prop firm.
In una certa misura la definizione di trader professionista discende per sottrazione dalle Direttive MiFID I e II, che tutelano l’investitore retail, e che non si applicano al trader professionista.
Il prop trader può gestire il denaro di altre persone?
In base al comma 2 dell’articolo 11 del Testo Unico Bancario “la raccolta del risparmio tra il pubblico è vietata ai soggetti diversi dalle banche”, fatte salve le deroghe previste dallo stesso TUB.
Diversamente, l’attività di consulenza sulle opportunità di investimento finanziario è svolta dai consulenti finanziari, iscritti nell’apposito albo tenuto dall’OCF (l’Organismo di vigilanza e tutela dell’Albo unico dei Consulenti Finanziari).
In ragione di ciò, il prop trader non può gestire direttamente il denaro di investitori retail, ma può investire i fondi messi a disposizione dalla prop house, che è una società di investimento (ed è questa che, eventualmente, svolge attività di raccolta di risparmio presso il pubblico).
Il prop trader deve necessariamente aprire una partita IVA?
Nella generalità dei casi il prop trader svolgerà l’attività con modalità tali da caratterizzare i profili reddituali del lavoro autonomo, occasionale o abituale, a seconda dei casi.
Tuttavia, per la valutazione del caso specifico, sarà necessario analizzare le caratteristiche e la natura del rapporto contrattuale che lega prop trader e prop house, da cui discendono le caratteristiche puntuali dell’attività svolta e la natura reddituale del compenso.
Se dall’analisi del caso specifico si concluderà che il prop trader esercita attività di lavoro autonomo, l’apertura della partita IVA sarà necessaria nel caso in cui tale attività sarà svolta abitualmente.
Il prop trading può essere lavoro autonomo occasionale?
Nel caso in cui l’attività di prop trading configurerà una situazione di lavoro autonomo, se tale attività presenterà i connotati dell’abitualità, al contribuente sarà richiesta l’apertura della posizione IVA; come sempre nei casi in cui l’attività di lavoro autonomo è esercitata abitualmente.
Se, invece, l’attività di prop trading sarà svolta occasionalmente dal trader retail, si configurerà una situazione che potrebbe essere inserita nel contesto del lavoro autonomo occasionale.
Il prop trader può essere una SRL?
L’ordinamento italiano non prescrive l’obbligo della conduzione personale per l’attività di proprietary trading.
Tuttavia, in caso di pluralità di soci, bisognerà fare attenzione alle sensibilità e ai limiti imposti dalla normativa nazionale in tema di raccolta del risparmio presso il pubblico.
Per un approfondimento sulle rilevanze fiscali, e non solo, della disciplina del Proprietary trading, rimandiamo all’articolo: