Con il Provvedimento n 268755 del 7 luglio le Entrate, al fine di stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari e favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili, mettono a disposizione di specifici contribuenti, soggetti passivi ai fini IVA, con le modalità previste di seguito, le informazioni derivanti dal confronto:
In particolare, mettono a disposizioni le informazioni dalle quali emerge che, in relazione al periodo di imposta di riferimento, l’importo dell’IVA detratta indicata nel quadro VF è superiore all’importo ricostruito sulla base delle fatture di acquisto e delle bollette doganali di importazione.
Si specifica che il confronto dei dati effettuato dall'Agenzia riguarda, nella sua prima applicazione, l’anno di imposta 2019
Gli elementi e le informazioni riportati nel provvedimento forniscono al contribuente indicazioni utili a porre rimedio agli eventuali errori od omissioni, mediante l’istituto del ravvedimento operoso.
L’Agenzia delle entrate trasmette una comunicazione agli indirizzi di posta elettronica certificata, contenente le informazioni seguenti:
a) codice fiscale, denominazione, cognome e nome del contribuente;
b) numero identificativo della comunicazione e anno d’imposta;
c) codice atto, da riportare nel modello di pagamento F24, in caso di versamenti collegati all’anomalia segnalata;
d) modalità attraverso le quali consultare gli elementi informativi di dettaglio relativi all’anomalia riscontrata, resi disponibili nei modi descritti dal provvedimento;
e) invito a fornire chiarimenti e idonea documentazione, anche tramite il canale di assistenza CIVIS, nel caso in cui il contribuente ravvisi inesattezze nei dati delle fatture o delle bollette doganali in possesso dell’Agenzia delle entrate o intenda comunque fornire elementi in grado di giustificare la presunta anomalia.
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