Lo schema di decreto delineato dal Ministero della Giustizia con le possibili modifiche al Decreto Ministeriale 55/2014 in tema di parametri per la definizione delle tariffe professionali forensi è stato approvato dalle commissioni parlamentari ed è stato firmato in questi giorni dalla Ministra Cartabia . Si appresta a breve ad essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale non appena avuto l'ok della Corte dei Conti.
Il testo comprende 4 articoli ed un allegato con l'aggiornamento delle tabelle e indica le modalità per la definizione degli importi nei casi in cui non sia stato definito il compenso in modo consensuale.
I principali aspetti di novità sono:
- aumento delle tariffe minime del 5%,
- percentuale fissa di variazione rispetto ai parametri
- tariffa oraria compresa tra 200 e 300 euro
- incentivi alle risoluzioni extra giudiziali
- penalità per cause pretestuose
- limiti alla valutazione discrezionale affidata al giudice
Va ricordato che la pattuzione del compenso degli avvocati è libera, affidata all'accordo tra le parti e i parametri non sono vincolanti infatti sono nati per la definizione da parte del giudice nell'attribuione dei costi di causa Resta possibile utiizzarli come punto di i riferimento per stilare le parcelle, anche perche la conformità a questi valori serve a valutare l'equità del compenso in caso di contenziosi con i clienti “forti” (banche, assicurazioni e grandi imprese).
Vediamo piu in dettaglio i punti di novità.
Le novità della riforma dei parametri forensi
- Viene prevista, come suggerito dal Consiglio nazionale forense una percentuale fissa del 50% per aumenti e diminuzioni dei valori medi individuati dai parametri in relazione alle varie fasi del processo
- Per ridurre il contenzioso e al contempo remunerare comunque l'assistenza professionale utile a questo scopo , la bozza di decreto prevede un compenso aumentato del 25% rispetto a quello stabilito per la fase decisionale del processo. L'aumento sale al 30% nei casi di accordo per conciliazione e negoziazione assistita.
- Allo stesso modo vengono penalizzati in maniera maggiore (con percentuale che passa dal 50% attuale al 75%), i compensi in caso di riconoscimento della responsabilità processuale (azione o resistenza in giudizio con malafede o colpa grave).
- Per i giudizi in Cassazione prevista una maggiorazione del compenso per il deposito della memoria di parte , per garantire la remunerazione di una attività spesso molto distante del momento del ricorso o controricorso, per cui normativa e giurisprudenza possono avere subito cambiamenti che richiedono un nuovo studio difensivo
- una tabella specifica è dedicata alle procedure concorsuali
- debutto della tariffa oraria con un minimo di 200 euro all’ora e un massimo 500. Questa proposta del CNF si rifà all'esperienza dei grandi studi legali internazionali ed è stata definita nella delibera l 535 dopo averla posto in consultazione di 58 consigli dell'Ordine e 8 associazioni forensi
- Per le attività in ambito penale si prevede un compenso maggiorato in caso di indagini complesse e urgenti mentre per le cause amministrative è previsto un aumento del 20% del parametro per la fase introduttiva
- Nel penale, i compensi cresceranno quando le indagini difensive si sono rivelate particolarmente complesse e urgenti e si prevede una disposizione specifica per il processo minorile,
- Per l'ambito amministrativo incremento del 20% per la fase introduttiva.
- Il CNF ha anche proposto l’eliminazione dalla legge dell’espressione “di regola” e l'introduzione invece di una specifica disposizione che prevede che il giudice nella liquidazione non possa discostarsi dal parametro minimo " salvo gravi ed eccezionali ragioni, da indicare espressamente nella motivazione”.
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