Il decreto Aiuti approvato idal Governo il 2 maggio prevede all'articolo 35. (Disposizioni in materia di servizi di cittadinanza digitale) una previsione molto dettagliata (a differnza di altre parti del decreto) . Si tratta di una misura nel solco del progetto del PNRR di innovazione e digitalizzazione della pubblica amministrazione .che si propone di ampliare l'accesso di tutti i cittadini ai servizi digitali indipendentemente dalla loro situazione e dalla località in cui si trovano.
L'articolo citato prevede infatti di stipulare convenzioni del Ministero con gli enti locali in particolare i comuni sotto 15mila abitanti affidando ad uno sportello unico affidato a un gestore specializzato i servizi degli enti stessi che possono essere resi online come certificati pagamenti iscrizioni a servizi pubblici ma anche la gestione delle informazioni sui servizi stessi
La misura si situa nell'ambito del progetto «Polis» - Case dei servizi di cittadinanza digitale al quale l'articolo 1, comma 2, lettera f), numero 1, del decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59 ( Decreto Fondo complementare PNRR ha destinato circa settecento milioni di euro da utilizzare entro il 2026 (125 nel 2022)
Tale “sportello unico” di prossimità sarebbe gestito da Poste Italiane grazie alla rete di infrastrutture tecnologiche e la capillare presenza nel terriitorio
Nella scheda di Progetto nel PNRR si legge che l'obiettivo è di "promuovere la coesione economica, sociale e territoriale in relazione ai piccoli centri urbani e nelle aree interne del Paese, contribuendo al loro rilancio. La prima linea progettuale (costo totale pari a 1 miliardo di euro) è diretta alla realizzazione di uno “sportello unico” di prossimità che assicuri ai cittadini residenti nei comuni più piccoli la possibilità di fruire di tutti i servizi pubblici, in modalità digitale, per il tramite di un unico punto di accesso alla piattaforma di servizio multicanale di Poste Italiane. Tale Progetto accelererà la trasformazione digitale del settore, dotandolo di un punto di accesso dislocato e sicuro nei territori più difficilmente raggiungibili per la diffusione e la fruibilità dei servizi digitali tra i cittadini superando il digital divide”.
Il progestto coinvolgerà 4.800 Uffici Postali in 4.764 Comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, nel 100% delle 72 aree interne del Paese. Gli uffici saranno radicalmente trasformati e dotati di una infrastruttura tecnologica e digitale all’avanguardia .
Il decreto specifica anche se nei casi di esecuzione dei progetti inseriti dalle convenzioni il personale di Poste italiane , nei limiti delle qualifiche e attribuzioni predefinite, acquisirebbe la qualifica di incaricato di pubblico servizio. In tal modo sarebbe autorizzato a procedere:
all'identificazione degli utenti interessati,
all’acquisizione dei relativi dati ed
all’acquisizione dei dati biometrici e della firma grafometrica, con l'osservanza delle disposizioni di legge o di regolamento in vigore.
Sempre nei limiti delle singole convenzioni stipulate dai Comuni il personale potrà accedere alle banche dati delle pubbliche amministrazioni che fossero necessarie per svolgere le attività richieste. Il tutto nel rispetto della normativa sulla privacy (articolo 2-ter, comma 1-bis, del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.)
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