News Pubblicata il 10/02/2022

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Cooperative agricole: il trattamento IVA dei conferimenti dei soci

di Redazione Fisco e Tasse

Le attività di valorizzazione e commercializzazione di società agricola sui conferimenti soci, a certe condizioni, non sono operazioni imponibili



Le Entrate con Consulenza Giuridica n. 2 del 25 gennaio 2022 rispondono ad una società agricola sul trattamento IVA dei conferimenti dei soci.

Sinteticamente si specifica che lo svolgimento di un'attività agricola connessa da parte di una cooperativa (o da parte di un consorzio) che commercializza i prodotti dei soci non dia luogo ad operazioni imponibili ulteriori rispetto alle cessioni di beni dai soci all'ente e dall'ente ai terzi.

Vediamo i dettagli.

L'Associazione istante chiede chiarimenti in merito alla disciplina IVA delle attività di valorizzazione e commercializzazione effettuate da una società cooperativa agricola (o da un consorzio di cooperative agricole) sui prodotti conferiti dai soci. 

La fattispecie del caso è la seguente:

Ciò posto, il Contribuente chiede se siano ancora attuali i chiarimenti delle risoluzioni n. 65/E del 2012 e n. 6 del 1997, indipendentemente dalla "forma" che possono assumere le differenti clausole "commerciali", le quali attengono per lo più al momento della quantificazione del corrispettivo del bene ceduto secondo quanto previsto dall'art. 1, comma 2 del d. Lgs. n. 228 del 2001.

Le Entrate chiariscono che la risoluzione n. 65/E del 12 giugno 2012 specifica il trattamento tributario ai fini IVA delle attività agricole connesse di cui all'articolo 2135, comma 3, del codice civile svolte da una società cooperativa agricola che commercializza i prodotti agricoli conferiti dai propri soci. 

In particolare, per la citata risoluzione: 

Non essendo sostanzialmente mutato il contesto normativo di riferimento, sono da considerarsi ancora validi i principi sopra richiamati, che ovviamente vanno coniugati con nuove consuetudini amministrative e/o commerciali, con essi non incompatibili e fintantoché le attività svolte dalla cooperativa sui prodotti agricoli dei soci siano da ritenersi connesse (quali quelle di manipolazione e trasformazione, ecc.) e costituiscano, nel quadro della previsione normativa di cui all'articolo 34 del D.P.R. n. 633 del 1972, "un quid strettamente funzionale e quasi inautonomo rispetto all'attività principale di vendita da parte delle cooperative agricole per conto dei soci produttori".

Fonte: Fisco e Tasse


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Consulenza giuridica n 2 del 25 gennaio 2022

TAG: Agricoltura e pesca 2024