Con Informativa n 15 del 2022 con oggetto "Verifica relativa alla sussistenza dei requisiti di legge in capo agli iscritti nell’albo e nell’elenco speciale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili – Modello di dichiarazione ex artt. 46 e 47 d.P.R. 445/2000"
il CNDCEC ha predisposto un modello di dichiarazione da inviare agli iscritti per l’attività di verifica dei requisiti di iscrizione nell’Albo che gli stessi Ordini devono svolgere entro il primo trimestre di ciascun anno.
L'informativa specifica che la verifica può essere effettuata mediante la richiesta agli iscritti di rendere dichiarazioni sostitutive di certificazione e di atto notorio.
In base al DPR 445/2000, gli Ordini professionali effettuano idonei controlli, anche a campione, sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive rese ed in tutti i casi in cui sorgano fondati dubbi in merito ad esse.
Quanto al contenuto del modello, sono oggetto di dichiarazione i requisiti di iscrizione che sono suscettibili di modifiche nel corso del tempo come:
In merito al mantenimento del requisito della condotta irreprensibile esso è accertato tramite dichiarazione sostitutiva di certificazione circa l’assenza di procedimenti penali in corso o condanne penali.
Per quanto riguarda il requisito della cittadinanza previsto dall’Ordinamento professionale, in seguito all’entrata in vigore del DPR 137/2012, non è più necessario al fine dell’iscrizione nell’Albo/Elenco e del suo mantenimento.
Nel modello dovranno inoltre essere dichiarati l’indirizzo PEC e il possesso di polizza assicurativa per la copertura degli eventuali danni derivanti dall’attività professionale.
L’informativa di cui si tratta richiama l’attenzione sulla necessità che, in relazione al domicilio professionale vengano dichiarati sia il luogo di svolgimento dell’attività professionale, sia quello in cui l’iscritto esercita in modo stabile, continuativo e, soprattutto, prevalente l’attività stessa.
Ciò è infatti rilevante nel caso in cui l’iscrizione è richiesta in base al domicilio, in presenza di una pluralità di sedi presso le quali il professionista esercita l’attività, dovendosi escludere dalla nozione giuridica di domicilio professionale gli “altri luoghi” di esercizio dell’attività che non siano quello prevalente.
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