I periodi di quarantena obbligatoria per contatto con positivi erano stati indennizzati come periodi di malattia per i lavoratori dipendenti e come ricovero ospedaliero per i lavoratori fragili nel 2020 e 2021 , grazie all 'art. 26 del dl 18 2020 CuraItalia, poi piu volte prorogato e rifinanziato ( anche se con molto ritardo nel 2021).
La misura è scaduta il 31 dicembre 2021 .
Malgrado i molti provvedimenti governativi emanati in ques'ultimo periodo per il contrasto alla pandemia, finora non è stata prevista una proroga e le assenze continuano a non poter essere legalmente tutelate con indennità economiche dall'Inps per mancanza dei provedimenti normativi di finanziamento. Solo per i lavoratori fragili è stata prevista la proroga fino al 28 febbraio 2022 della possibilità di essere adibiti al lavoro agile oppure a mansion diverse.
Nell'ultimo periodo ci sono state moltissime segnalazioni degli addetti ai lavori e delle aziende in difficoltà per le numerose assenze di lavoratori, assenze forzate dall'obbligo di sorveglianza attiva , e che spesso presentano comunque certificati di malattia .
Entro il mese di febbraio con la conversione in legge del decreto legge 228 2021, cd Milleproroghe. potrebbe giungere l'attesa soluzione in quanto sono stati proposti e considerati ammissibili in Commissione due emendamenti che ripropongono le tutele per i lavoratori costretti all'isolamento.
Il costo previsto per le due misure è rispettivamente di 50 e 30 milioni di euro.
Intanto nel Ssole 24 ore dell'8.2.2024 un articolo con le autorevoli firme Bianchi/ Massara riporta addirittura le notizia che l'Ufficio medico legale dell'Inps di Bologna avrebbe confermato all'Ordine dei medici di Bologna la possibilità per i medici di base di emettere i certificati di assenza per i lavoratori, anche successivamente al momento della prognosi e anche in formato cartaceo . Questi certificati però non sono tecnicamente "di malattia" perché non attestano uno stato di incapacità lavorativa ne il diritto ad una indennità Inps ma semplicemente l'impossibilità di essere presenti nel posto di lavoro per un provvedimento della autorità sanitaria.
La nota dell'INPS Bologna specifica infatti che i medici debbono trasmettere all'INPS sia il certificato che il provvedimento della ASL.
Non è chiaro se questa opzione sia proposta come soluzione transitoria in vista di un ormai certo provvedimento di proroga.
Quel che è certo per ora è che risulta necessario per i datori di lavoro ottenere dai dipendenti assenti copia del provvedimento per regolarizzare le assenze e tutelararsi con un possibile conguaglio nei flussi Uniemens verso l'Inps di eventuali retribuzioni/contribuzioni anticipate.
Si attendono a questo punto chiarimenti ufficiali dall'istituto oltre ovviamente all'approvazione della legge di conversione del decreto Milleproroghe.