La legge di bilancio per il 2022 approvata definitivamente il 30 dicembre è stata pubblicata il 31 dicembre 2021 in Gazzetta Ufficiale .
Vediamo di seguito alcune misure rivolte al sostegno della maternità e paternità, che si affiancano all'attuazione dell'Assegno unico universale per i figli che da marzo 2022 rivoluzionerà le modalità di aiuto economico alle famiglie.
La manovra introduce alcune misure indirette con rafforzamento dell'indennità di maternità ai redditi piu bassi, un incentivo per il ritorno al lavoro, il congedo di 10 giorni ai padri che diventa stabile e un massiccio investimento sullo sviluppo degli asili nido, soprattutto nelle aree meno attrezzate del paese.
Un emendamento introdotto dal Parlamento alla bozza governativa prevede che l’indennità di maternità sia riconosciuta per ulteriori tre mesi a decorrere dalla fine del periodo di maternità alle:
che abbiano dichiarato, nell’anno precedente l’inizio del periodo di maternità, un reddito inferiore a 8.145 euro, incrementato annualmente del 100 per cento della variazione annuale dell’indice ISTAT
Esonero contributivo post-maternità (comma 137)
In via sperimentale, per l’anno 2022, è riconosciuto, nella misura del 50 per cento l’esonero per un anno dal versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato, a decorrere dalla data del rientro nel posto di lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità e per un periodo massimo di un anno.
Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
Un articolo già presente nella prima versione del DDL invece, stabilizza a favore dei padri lavoratori dipendenti:
La misura era già prevista in forma sperimentale per il 2021 dalla normativa precedente [( articolo 1, comma 354, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 poi modificato dalla legge n. 178 2020) ma ora viene portata a regime , cioè diventa stabile per gli anni a venire (fino a nuove modifiche).
Infine grazie alle risorse del PNRR i commi 144-145 della legge di bilancio 2022 incrementano la quota del Fondo di solidarietà comunale per poterìnziare il numero di posti disponibili negli asili nito per raggiungere il minimo garantito di 33 per cento su base locale entro il 2027 . Sono disponibili complessivamente 4600 milioni di euro fino al 2026. La prima quota di circa 900 milioni sarà ripartita entro febbraio 2022 da un decreto ministeriale tra le Regioni che potranno utilizzare i fondi per la gestione delle strutture esistenti o crearne di nuove.
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