Il nuovo Decreto flussi ingresso in Italia 2021 per 69.700 lavoratori è stato varato dal Governo lo scorso 21 dicembre ed è passato al vaglio della Corte dei Conti ma la pubblicazione è prevista per le prossima settimana . Si tratta di un numero doppio rispetto alla media dei precedenti provvedimenti e il Ministro Orlando ha specificato che il testo potrebbe anche subire ulteriori integrazioni o essere seguito da un altro decreto di integrazione nel caso il numero di richieste risultasse molto superiore.
Nlla conferenza Conferenza Stampa il Presidente del Consiglio Draghi che ha ricordato le esigenze espresse dalle aziende in questo senso , in particolare del settore agricolo e dell'edilizia .
L'ultimo decreto flussi era stato pubblicato nel mese di ottobre 2020 e prevedeva ingressi per una quota complessiva massima di 30.850 unita' di cui:18.000 per motivi di lavoro subordinato stagionale nei settori agricoltura e turistico alberghiero 12.850 per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo, studio, tirocinio e/o formazione professionale.
AGGIORNAMENTO 18 MARZO 2022
E' stata pubblicata il 16 marzo una circolare congiunta dei ministeri dell'Interno, del Lavoro e delle Politiche agricole, n. 2477 con cui viene prorogata al 30 settembre la scadenza per le seguenti categorie di ingressi:
- Lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori residenti in Venezuela,
- conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato di:
a) Permessi di lavoro stagionale
b) Permessi di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale;
c) Permessi di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo rilasciati da altri Stati Ue e
- Conversione in permessi di soggiorno per lavoro autonomo di permessi di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo rilasciati da altri Stati Ue e ermessi di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale.
Il motivo è che sono ancora disponibili molti dei posti messi a disposizione per queste categorie.
Come detto il Decreto fissa una quota massima di ingressi pari a 69.700 unità, cosi suddivise:
Infine 7.000 ingressi sono riservati a coloro che devono convertire in lavoro il permesso di soggiorno già posseduto ad altro titolo. Le quote sono specificate nel decreto.
Il datore di lavoro deve possedere un’identità SPID, e dovrebbe possibilmente utilizzare lo stesso indirizzo email usato per l’identità SPID.
Un servizio di assistenza agli utenti è disponibile sull’home page dell’applicativo, per tutti gli utenti registrati.
Tutta la Modulistica è online sul sito web del Ministero dell’Interno.www.interno.gov.it
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