Confermata nella versione definitiva della legge di bilancio (Legge 234 del 30.12.2021) la stabilizzazione dei magistrati onorari con un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, previa verifica delle competenze a cura del CSM .
E' la novità inserita da un emendamento del ministero della Giustizia alla legge di bilancio che risponde ad una procedura di infrazione contro l' Italia recentemente aperta dall’Europa.
La Corte di Giustizia europea ha segnalato infatti con una lettera dello scorso 15 luglio l'irregolarita dell'inquadramento attuale per gli oltre 6000 giudici di pace,vice procuratori, giudici onorari ai quali è affidato quasi il 40% dei procedimenti civili e più del 50% di quelli penali ; ne raccomanda quindi l'inquadramento in una forma di lavoro a tempo indeterminato.
L'emendamento prevede però che i professionisti debbano essere confermati attraverso una procedura di valutazione (colloquio + prova scritta ) obbligatoria , nel senso che chi non vorra o non la supererà decadrà dal servizio e riceverà una sorta di buonuscita parametrata al servizio prestato ma non superiore a 50mila euro lordi.
Le prove saranno differenziate sulla base dell'anzianità di servizio per:
Le prove saranno valutate da Presidente del tribunale o da un suo delegato, da un magistrato o e da un avvocato iscritto all’albo speciale dei patrocinanti davanti alle magistrature superiori .
Per coloro che supereranno la prova si potrà scegliere tra
Per chi non fa richiesta o non supera la prova prevista una liquidazione massima di 50mila euro.
Per il 2023 la spesa preventivata sarebbe di quasi 20 milioni, per salire l’anno successivo a 54,5 milioni e nel 2025 a 78,6 milioni.
La norma non era stata accolta favorevolmente dalla Consulta della magistratura onoraria che con una lettera alla ministra della Giustizia Cartabia e alla Commissione europea ne contestava molti aspetti tra cui:
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