News Pubblicata il 07/10/2022

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Agevolazioni per assunzione di lavoratori autistici decreto firmato

di Redazione Fisco e Tasse

In corso di pubblicazione il decreto ministeriale sugli incentivi per le start up che impieghino lavoratori con disturbi dello spettro autistico



E' stato firmato dal ministro del Lavoro  Orlando nei giorni scorsi,  il Decreto interministeriale che definisce le modalità attuative del beneficio fiscale e contributivo previsto per favorire l'integrazione sociale e lavoratoriva delle persone  con disturbi dello spettro autistico. Ne dà  notizia un comunicato sul sito ministeriale.

La misura era contenuta nel decreto Fisco lavoro  146/2021  prevedeva :

L'incentivo per i datori di lavoro è stato oggetto di richiesta di autorizzazione alla Commissione europea da parte del Ministero del lavoro  

Per le startup in questione sono richiesti i seguenti requisiti:

Le agevolazioni per le assunzioni di lavoratori autistici

Il testo del decreto interministeriale  prevede che la retribuzione dei lavoratori con i predetti requisiti, non concorra alla formazione del reddito imponibile complessivo del lavoratore ai fini fiscali e contributivi. I datori di lavoro saranno tenuti comunque a inviare le  denunce mensili per la valorizzazione dell'estratto contributivo dei lavoratori. 

Per i lavoratori che ricevano dall'inps assegno o pensione di invalidità,  tali prestazioni sono sospese per il periodo di assunzione  nel caso venga superato il limite reddituale previsto dalla legge.

Il lavoratore sarà tenuto a comunicare, entro 30 giorni dall'assunzione, la variazione della propria situazione reddituale e in caso di accertamento da parte delle autorità ci dell'eventuale indebita fruizione è previsto il recupero del relativo importo. 

La  legge  specificava anche  altri aspetti retributivi e di imposizione fiscale (si attende il testo integrale del decreto per la conferma):

 La retribuzione dei lavoratori assunti da una start-up a vocazione sociale dovrà essere  costituita da una parte non inferiore al minimo tabellare previsto, per il rispettivo livello di inquadramento, dal contratto collettivo applicabile e da una parte variabile, consistente in trattamenti collegati a obiettivi o parametri di rendimento concordati tra le parti. 

Gli utili di esercizio derivanti dall’attività di impresa della start-up a vocazione sociale non sono imponibili ai fini delle imposte sul reddito e dell’ IRAP per cinque esercizi successivi alla data di inizio di attività.

Il Decreto interministeriale è stato trasmesso per la firma di concerto al Ministero dell'Economia e delle Finanze e verrà successivamente pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Start up innovative a vocazione sociale

Ricordiamo che  attualmente le start up innovative a vocazione sociale   sono una particolare categoria di startup, disciplinata dall’articolo 25 comma 4 D.L. 179/2012 Tali società operano  in via esclusiva nei settori definiti dal D.Lgs. 155/2006 ossia :

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali



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