News Pubblicata il 06/11/2021

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Cassa integrazione per (quasi) tutti nella nuova legge di bilancio

Tra le principali novità della nuova legge di bilancio in fase di approvazione una sostanziale ampliamento dei lavoratori che potranno accedere alla Cassa Integrazione o al FIS



La bozza della legge di bilancio approvata la scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri e ora avviata all'esame delle Camere,  prevede grosse novità in tema di ammortizzatori sociali . Da tempo infatti il ministro del lavoro Orlando e i tecnici del dicastero erano al lavoro  su una riforma  delle tutele per le aziende in crisi, che finora come ha evidenziato  in modo massiccio la pandemia,  lasciavano troppe categorie di lavoratori senza copertura  . 

 Vediamo di seguito i principali aspetti del piano inserito nella bozza del disegno di legge ;  vale la pena ricordare che sono possibili cambiamenti nel corso dell'esame   parlamentare (anche se questa riforma ha avuto maggiori consensi da parte dei sindacati rispetto a  quanto successo per la riforma di quota 100 e delle pensioni in genere).

Novità CIGO Legge di bilancio  2022

In tema di cassa integrazione ordinaria si prevede  in particolare che  vengano tutelati anche :

  1. i lavoratori a domicilio, finora esclusi. 
  2.  i lavoratori con contratto di lavoro di apprendistato senza distinzioni ( ora è limitata al solo apprendistato professionalizzante)
  3.  il requisito lavorativo richiesto passa da 90 a 30 giorni
  4. viene eliminato il limite   piu basso dell'importo  per il trattamento di integrazione.

Novità cassa integrazione straordinaria e Fondi: 

Ancora da  segnalare per le ipotesi di pagamento diretto del trattamento da parte dell'INPS:   i dati dei lavoratori vanno inviati all'istituto  entro il termine  massimo di 60 giorni dalla data del provvedimento di autorizzazione.

Contratti di solidarietà e legge di bilancio 2022

In tema di contratti di solidarietà si ampliano  a partire dal 1 gennaio 2022  i limiti di utilizzo per cui: 

  1. la riduzione media oraria non potrà  essere superiore al 80 per cento (invece che 60)  dell’orario giornaliero, settimane o mensile dei lavoratori interessati al contratto di solidarietà  e 
  2.  la percentuale di riduzione complessiva dell'orario di lavoro non può essere superiore al 90 per cento (invece che al 70)  nell'arco dell'intero periodo per il quale il contratto di solidarietà è stipulato.


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Fonte: Governo Italiano



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