Uno dei grandi obiettivi del Fisco italiano, rimane la lotta all'evasione fiscale e beneficiare così di nuove entrate. Infatti il tax gap (cioè la differenza tra le tasse che dovrebbero essere pagate e quelle effettivamente incassate dallo Stato) rimane molto alto nel nostro Paese,e l'obiettivo è di ridurlo del 5% nel 2023. Le misure allo studio prevedono di aumentare i dati precompilati facilitando così gli adempimenti ai contribuenti e individuare più facilmente i profili a rischio evasione.
Evasione fiscale: le misure per la lotta al sommerso
Sono allo studio varie metodologie per arrivare a questo ambizioso progetto, alcune già in atto:
- potenziare l'infrastruttura informatica con il duplice scopo di semplificare gli adempimenti dei contribuenti e disporre sempre di maggiori dati a disposizione per facilitare i controlli. Verso questa strada rientrano ad esempio i dichiarativi precompilati, e la precompilata IVA che vede i registri IVA predisposti dall'Agenzia delle Entrate già a partire da settembre 2021 (per la dichiarazione IVA bisognerà aspettare il 2023, in quanto i dati coinvolti sono quelli inerenti l'anno di imposta 2022). Queste misure coinvolgeranno oltre 2 milioni di partite IVA.
- potenziare la compliance, cioè l'adempimento spontaneo da parte del contribuenti. Verso questa strada rientra quanto previsto dalla Legge di bilancio 2020, cioè l'utilizzo anonimo dei dati a disposizione dell'amministrazione finanziaria per creare dei profili standard e raggiungere più facilmente i profili a rischio evasione. Ovviamente però,il tutto andrà fatto sotto lo sguardo attento del Garante per la privacy.