E' stato firmato il 12 maggio e pubblicato nei giorni scorsi sul sito inail un nuovo protocollo di intesa per una nuova collaborazione tra INAIL e Consiglio nazionale dei Consulenti del lavoro . L'obiettivo del documento è impegnare gli enti ad una collaborazione fattiva anche in considerazione della persistente emergenza infortuni nei luoghi di lavoro, che presenta numeri ancora insopportabilmente elevati. In particolare si intende dare sostegno ai bisogni di sicurezza nelle PMI dove la gestione risulta piu difficoltosa e sempre carente , con gravi ripercussioni sui lavoratori . Il consigliere INail ed ex minstro del lavor damiano ha evidenziato che il problema ha anche un importante risvolto finanziario in quanto , ha affermato «l’Italia ogni anno spende 3 punti di Pil per i costi collegati agli infortuni, alle inabilità professionali permanenti e ai risarcimenti per i parenti dei lavoratori deceduti».
Con il Protocollo d’intesa di durata triennale sono definiti gli ambiti e le modalità di realizzazione delle attività finalizzate alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e alla diffusione della cultura della sicurezza che le parti intendono realizzare congiuntamente e che vengono cosi elencate:
Interessante notare all'art . 9 la specificazione che sui documenti elaborati dalla data del 12 maggio per garantire la massima diffusione e la gratuita delle iniziative, le parti concordano che
"nulla è dovuto laddove tali opere dovessero costituire la base degli studi, delle soluzioni e dei prodotti realizzati nell’ambito di questo Protocollo d’intesa e degli Accordi attuativi di cui agli artt. 5 e 6. L’Inail e il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, in considerazione della valenza scientifica dei prodotti elaborati nell’ambito della collaborazione a e dell’interesse pubblico che i prodotti stessi rivestono, acquisiscono ogni diritto, riconosciuto dalla normativa vigente, inerente alle nuove opere realizzate e sviluppate nell’ambito del protocollo, e dei successivi Accordi attuativi, coordinandone la realizzazione e mettendo in campo, attraverso le proprie professionalità, le peculiari competenze specialistiche.
La divulgazione dei prodotti sviluppati potrà essere realizzata senza scopo di lucro, neanche indiretto, dalle parti, per finalità di studio, di ricerca e di promozione della conoscenza del patrimonio culturale e scientifico anche attraverso la pubblicazione in internet, previo rilascio della liberatoria degli autori coinvolti nell’elaborazione".
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