Nuovo bonus per i lavoratori agricoli a termine nel prossimo Decreto Sostegni bis, cassa integrazione per il settore pesca e estensione dell'indennità Naspi da inserire nella riforma degli ammortizzatori sociali. Vedi le novità della nuova bozza del decreto "Sostegni bis per l'agricoltura bonus ai lavoratori"
Questi alcuni dei buoni risultati raggiunti nel confronto che si è svolto tra il Ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli e i Sindacati del settore agricolo Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil e che hanno portato alla sospensione dello sciopero nazionale della categoria previsto per venerdì 30 aprile.
In particolare, come si legge nel tempestivo comunicato sui siti istituzionali, i segretari generali Rota, Mininni e Mantegazza afffermano di aver ottenuto rassicurazione dal Governo sul fatto che :
"il prossimo decreto conterrà una risposta concreta che andrà finalmente ad integrare il reddito della categoria. Inoltre, abbiamo ottenuto un chiaro impegno da parte del Governo che a Bruxelles continuerà a battersi a favore dell’ottenimento della clausola della condizionalità sociale nella riforma in corso della nuova PAC (Politica agricola comune")(vedi paragrafo sotto).
Infine , il Ministro Patuanelli ci ha confermato di aver condiviso con il Ministro del Lavoro Andrea Orlando l’impegno a definire, nel tavolo di confronto sul sistema degli ammortizzatori sociali, una norma in riferimento alla cassa integrazione per il settore della pesca e alla estensione della Naspi per i lavoratori a tempo indeterminato inquadrati con la legge 240. Già nella mattinata di domani, svolgeremo un primo incontro tecnico per realizzare concretamente gli impegni presi.
Davanti alla disponibilità e agli impegni assunti dal Ministro Patuanelli a condurre un confronto serrato per sanare le ingiustizie che hanno riguardato finora le lavoratrici e i lavoratori agricoli, abbiamo scelto con responsabilità di sospendere la mobilitazione in corso, riservandoci di portare avanti un lavoro di interlocuzione e verifica costante dei testi che verranno presentati nel prossimo provvedimento dal Governo in Parlamento”.
La richiesta di inserire la clausola della condizionalità sociale nella normativa comunitaria viene dai sindacati di categoria e da altri organismi internazionali del settore e prevede che i contributi pubblici comunitari alle aziende agricole debbano essere condizionati al rispetto deil diritto dei lavoratori a un lavoro dignitoso, in condizioni salubri e sicure, con retribuzioni adeguate.
L'Europa ha già inserito la clausola della condizionalità nel patto di Next generation EU siglato a dicembre 2020: in sostanza la regola subordina l'accesso a tali fondi al rispetto dello stato di diritto da parte dei governi (anche se Polonia e Ungheria hanno ottenuto dal Consiglio dell’Unione una dichiarazione interpretativa per cui il potere dell’Unione sulle violazioni dello Stato di diritto è stato circoscritto a quelle che incidono sull’obiettivo dell'Unione di “proteggere il bilancio, la sana gestione finanziaria e gli interessi finanziari”). La Commissione deve ora adottare delle linee guida chiare sul modo in cui applicare il Regolamento.
In agricoltura come bene spiega il segretario Fai Cisl Rota: “la clausola sulla condizionalità sociale, già approvata dal Parlamento europeo nell’ottobre 2020 è una necessità che tutto il governo italiano dovrà sostenere nelle prossime tappe del negoziato, a cominciare da quella prevista per il 30 aprile. È bene ricordare che la nostra posizione è ampiamente sostenuta da tutte le sigle sindacali affiliate all’Effat, il sindacato agroalimentare europeo, e da oltre 300 organizzazioni, associazioni ambientaliste e del volontariato, personalità e accademici... come Caritas, Slow Food, Symbola, Medici per i diritti umani, Fair Watch - Economia solidale, Terra Viva . . Fare in modo che i finanziamenti non cadano a pioggia, ma siano vincolati al rispetto dei diritti e all’applicazione dei contratti, è una battaglia da condurre anche per la concorrenza leale e la valorizzazione delle imprese sane. ... troviamo positiva anche la scelta del Ministro del Lavoro Andrea Orlando di scrivere al Commissario Ue Nicolas Schmit chiedendo attenzione sui diritti dei lavoratori e sulla dimensione sociale della nuova Politica Agricola Comune”.
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