La Digital Transformation è un intervento agevolativo disciplinato nell’articolo 29 commi da 5 a 8 del Decreto Crescita (DL 34/2019) e definito nei i termini e modalità attraverso lo scorso Decreto 1 ottobre 2020, finalizzato a sostenere la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese per mezzo di progetti riguardanti la realizzazione di tecnologie sia avanzate (descritte nel Piano Nazionale Impresa 4.0) che digitali di filiera.
Con il Decreto Crescita nel 2019 venivano stanziati 100 milioni di euro cui si poteva accedere attraverso il bando indetto con il Decreto 1 0ttobre 2020 a partire dal mese di dicembre.
Dopo due anni in data odierna il Ministero delle Sviluppo Economico ha comunicato la notizia che ne sono rimasti a disposizione la metà: 50 milioni.
Ad oggi sono state presentate oltre 380 domande da microimprese, start-up e PMI dei settori del manifatturiero, commercio, turismo e beni culturali.
Possono beneficiare quindi quelle imprese che alla data della domanda abbiano i seguenti requisiti:
I progetti dovranno quindi riguardare:
1) all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori;
2) al software;
3) alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio;
4) ad altre tecnologie, quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati (electronic data interchange-EDI), geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things.
Ed avere le seguenti specifiche:
L’agevolazione per entrambe le tipologie di progetto sarà concessa sulla base di una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili pari al 50%, articolata come segue:
Infine tutte le PMI che abbiano i suddetti requisiti, potranno presentare il progetto insieme ad altre PMI, a patto che in numero non superiore a dieci imprese, e realizzato attraverso lo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, come il consorzio e l’accordo di partenariato, per cui dovrà obbligatoriamente risultare come soggetto promotore un DIH-digital innovation hub o un EDI-ecosistema digitale per l’innovazione.
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