Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Orlando, ha illustrato qualche giorno fa le linee programmatiche del suo Dicastero in audizione web con il Parlamento.
Ha detto che il ruolo del Ministero del Lavoro è decisivo in quanto deve garantire la sostenibilità sociale delle trasformazioni economiche indifferibili e assicurare la partecipazione dei lavoratori a queste scelte. In particolare, ha evidenziato alcuni punti, in parte forse già realizzabili dal prossimo Decreto Sostegni :
- la transizione digitale avrà un forte impatto sia sul lato della domanda che sul lato dell’offerta lavorativa, per cui sarà prioritario sfruttare le tecnologie per promuovere una vera e profonda democrazia sociale. Inoltre questa transizione puo essere affrontata e gestite esclusivamente nell’ambito dell’Unione Europea con Il Next Generation Europe e nel PNRR particolare attenzione sarà riservata a queste tematiche. (Leggi anche Next generation EU e Recovery Plan)
- Riforma degli ammortizzatori sociali nella direzione della universalizzazione e della semplificazione delle misure.A questo fine è già stato aperto un confronto con le parti sociali dividendo la materia in quattro parti: le procedure, il perimetro che dovrà interessare, i destinatari dei nuovi strumenti e la costruzione di nuove modalità di gestione della cassa integrazione e la definizione del riparto della spesa tra inps e fiscalità generale. Ritiene che sia innanzitutto necessario semplificare le procedure di erogazione anche sfruttando le possibilità offerte dalle nuove tecnologie in particolare quando il datore di lavoro non è più in grado di anticipare la prestazioni. Riguardo in particolare cassa integrazione COVID e blocco licenziamenti con il decreto Sostegni si sta valutando anche il fatto che le 12 settimane di proroga previste dalla legge di Bilancio hanno scadenze diversificate che andranno rese omogenee (ad oggi scadono a marzo per chi utilizza la Cigo e a giugno per Cigd e assegno ordinario). si va verso un intervento in due tempi :
- fino al 30 giugno blocco e cassa Covid gratuita
- dopo il 30 giugno e fino all'autunno 2021 proroga solo per i settori che hanno la cassa in deroga o l’assegno ordinario (PMI e imprese artigiane dei settori piu colpiti:terziario, commercio e turismo), con una spesa prevista di circa 5 miliardi. La cassa integraizione ordinaria (industria, edilizia) dovrà con ogni probabilità farsi carico degli ammortizzatori nella modalità ordinaria , in attesa appunto della riforma complessiva. (Vedi le misure in vigore Nuova cassa integrazione COVID: riepilogo per settori.
- sarà inoltre necessario, dice Orlando, estendere le protezioni attualmente previste anche ai lavoratori operanti nei settori delle piattaforme online e ai lavoratori autonomi.
- Ha evidenziato come prioritari anche gli investimenti nella formazione di nuove competenze, e da una migliore organizzazione e gestione delle politiche attive del lavoro. A questo proposito si intende riattivare l'assegno di ricollocazione
- Il Governo si sta adoperando tramite gli strumenti attualmente disponibili per sostenere con forza l’occupazione femminile e ridurre il gender pay gap. Ha detto che il Next Generation Europe garantirà all’Italia le adeguate risorse per investire attivamente in questa direzione.
Sulle politiche per il Mezzogiorno dove troviamo tassi di occupazione tra i più bassi d'Europa saranno portati avanti gli interventi già attivi per ridurre strutturalmente il costo del lavoro rispettando la compatibilità con i vincoli dell'Unione Europea.
Il ministro Orlando Ha detto che nei prossimi mesi dovrà proseguire l’azione intrapresa nel contesto della sicurezza sui luoghi di lavoro con la novità delle vaccinazioni sui luoghi di lavoro tramite i medici competenti .
Da segnalare che in tema di blocco dei licenziamenti la Presidente della commissione Lavoro Serracchiani ha chiesto un ampliamento delle deroghe al divieto. Oggi è possibile licenziare solo in caso di cessazione d’attività con liquidazione , fallimento o accordo sindacale per esodi volontari incentivati. Si profila la possibilità di licenziamenti per cessazione di attività anche senza liquidazione in quanto non è prevista come obbligatoria dalla normativa.
Riguardo i licenziamenti collettivi i tecnici del governo stanno anche valutando il fatto che per le procedure previste dallla legge 223/91 possono passare fino a 75 giorni dalla comunicazione scritta inviata dal datore di lavoro ai sindacati alla cessazione per cui di fatto il blocco al 30 giugno potrebbe di fatto essere prorogato per l'iter procedurale al 15 settembre 2021, prorogando di fatto per altri due mesi e mezzo il blocco.