Il decreto Ristori n. 137 2020 aveva previsto tra le agevolazioni accordate a causa dell'emergenza pandemica molte dilazioni di pagamento tra cui quella relativa ai contributi previdenziali volontari che ordinariamente cade il 31.12 di ogni anno . La norma consente di ritenere comunque validi, i versamenti dei contributi volontari all'Inps dovuti per il periodo dal 31 gennaio 2020 al 31 dicembre 2020, anche se effettuati in ritardo, purché entro i due mesi successivi e comunque entro il 28 febbraio 2021.
La norma riguarda la generalità dei lavoratori che possono essere autorizzati al versamento della contribuzione volontaria, ossia:
lavoratori dipendenti, autonomi iscritti alle gestioni speciali, pensionati titolari di assegno ordinario di invalidità o di pensione indiretta, liberi professionisti senza cassa.
La contribuzione volontaria consente di raggiungere i requisiti contributivi per conseguire il diritto alla pensione che attuamente sono fissati a :
I verrsamenti volontari possono anche consentire di incrementare l'importo del trattamento pensionistico, se sono già stati perfezionati i requisiti contributivi.
Normalmente il versamento deve essere effettuato:
L'Inps, con la circolare 34 del 23 febbraio , precisa dunque che, in via del tutto eccezionale, anche in caso di versamento tardivi il relativo accredito contributivo sarà riconosciuto purché effettuato entro i due mesi successivi rispetto alla scadenza naturale non oltre il 28 febbraio 2021 .
Si specifica che sono ricompresi nella proroga i contributi volontari riferiti:
Tutti coloro che abbiano versato la contribuzione volontaria in ritardo di due mesi rispetto alla scadenza originaria vedranno comunque accreditarsi le somme versate nel proprio montante contributivo.
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