News Pubblicata il 22/02/2021

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Il meccanismo dell'inversione contabile nella dichiarazione IVA/2021

di Dott.ssa Fiammelli Matilde

Come gestire l'inversione contabile nella dichiarazione IVA



Inversione contabile o reverse charge indica il meccanismo in base al quale l'onere dell'IVA non grava sull'emittente della fattura, cioè il normale soggetto passivo d'imposta, ma grava sul ricevente la fattura, cioè sull'acquirente/ commissionario. 

Secondo tale meccanismo l'onere del versamento dell'IVA spetta quindi a colui che ha acquistato i beni o richiesto la prestazione di servizi. 

Nella struttura normativa italiana esistono due tipologie di reverse charge. 

A livello documentale il reverse charge si manifesta attraverso il meccanismo dell'integrazione/autofatturazione, a seconda dei casi e l'effetto tangibile consiste nella:

Il fisco necessita di avere contezza di tali operazioni di reverse charge interno ed esterno, ragion per cui occorre compilare nella maniera idonea la dichiarazione IVA avendo cura di indicare le corrette casistiche nella modulistica. 

La compilazione avviene nel seguente modo. 

Dopo avere effettuato le registrazioni in contabilità, al momento della compilazione della dichiarazione IVA sarà necessario estrapolare le varie casistiche di inversione contabile. Trattandosi di acquisti, essi verranno indicati in due modi diversi sia in funzione del fatto che si tratti di reverse charge interno od esterno, sia in funzione della detraibilità o meno dell'IVA.

Acquisti in inversione contabile interna (artt. 17 e 74, DPR 633/72) 

Acquisti in inversione contabile esterna (ad es. acquisti intracomunitari, importazioni o acquisti ex art. 71, DPR 633/72, cioè acquisti da San Marino e Città del Vaticano), verranno indicati rispettivamente nei righi  VF26, campi da 1 a 5. L'iva indetraibile relativa a tali acquisti sarà indicata sempre nel rigo VF20. 

L'evidenza del reverse charge in dichiarazione IVA 

Come dare indicazione dalle venuta inversione contabile?

Sia nel caso di reverse interno che in quello di reverse esterno, se in contabilità la manifestazione dell'inversione si pone in essere registrando l'acquisto sia fra gli acquisti, giustamente che fra le vendite, in dichiarazione IVA l'operazione non deve essere inserita nel quadro VE relative alle vendite (ciò per non sfalsare il dato del volume d'affari reperibile da rigo VE50) ma deve essere indicata nel quadro VJ, righi da 1 a 18. Ciò in funzione della casistica verificarsi nell'anno. 

Essendo tale quadro, un quadro di calcolo, l'ammontare dell'iva indicata concorrerà al montante dell'iva a debito da riportare nel quadro VL di determinazione dell'imposta. 

Il quadro VJ della dichiarazione IVA deve essere compilato per dichiarare acquisti o importazioni di beni o servizi per le quali l’assolvimento dell’imposta si realizza mediante il metodo della cosiddetta “inversione contabile” o “reverse charge”, cioè con imposta dovuta dal cessionario o committente.

Restano escluse da quadro VJ tutte quelle operazioni che materialmente non sono considerate "acquisti" propriamente detti (poiché non rappresentano effettivamente un acquisto o perché pur essendo considerate tali non sono espressamente richiamate alla compilazione del quadro VJ dalle istruzioni) . 

Ad esempio: 

La ripartizione degli acquisti nel quadro VJ

Le casistiche che transitano nel quadro VJ sono:

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