Già alla fine del 2020 l’amministrazione finanziaria, con una serie di risposte ad istanze di interpello aveva confermato la possibilità di accesso al superbonus da parte di un non residente che possiede immobili sul territorio italiano (in merito si vedano le Risposte nn. 596, 597, 601 e 602 del 17 dicembre 2020).
Nuovamente nel 2021, il fisco torna a chiarire i concetti base della questione "superbonus e non residenti sul territorio italiano" con la Risposta n 60 del 28 gennaio 2021.
Le regole base che permettono a tali soggetti di accedere alla maxi agevolazione sono le seguenti:
Conseguentemente il non residente che effettua lavori su detti immobili può anche scegliere fra le diverse alternative di fruizione dell'agevolazione:
Oggetto della Risposta n. 60/2021
La contribuente, proprietaria in Italia esclusivamente di un’abitazione sulla quale intende effettuare alcuni lavori ammessi all’agevolazione del 110%, chiede se, in qualità di non residente, possa optare per la cessione del credito d'imposta corrispondente alla detrazione spettante, sebbene sia titolare solo del reddito relativo all'immobile su cui si effettueranno gli interventi agevolabili.
La risposta dell'agenzia delle entrate
L’Agenzia richiamando, come più volte fatto, la Circ. 24/E/2020 chiarisce l’ambito soggettivo di applicazione dell’agevolazione fiscale, osservando che la contribuente, quale proprietario di un’abitazione in Italia, è titolare del relativo reddito fondiario e, pertanto, allo stesso non è precluso l'accesso al Superbonus. Tale accesso è subordinato al fatto che
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Per un caso particolare in cui non spetta leggi Superbonus e non residenti: il “no” del fisco in un caso particolare
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