La legge di bilancio 2021 riserva qualche buona notizia per i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata e ai professionisti ordinistici, indirizzate ai soggetti a basso reddito (i giovani tipicamente):
Vediamo di seguito qualche dettaglio in piu sulla proposta attualmente in fase di discussione e limatura anche sulla base delle valutazioni finanziarie del Ministero dell'economia. Ricordiamo che proprio oggi (o domani) per la legge di bilancio 2021 sono previste le votazioni sugli emendamenti in Commissione Bilancio .
1 - L'ammortizzatore sociale speciale per i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata definito ISCRO (indennità straordinaria di continuità reddituale operativa ) fa parte di un emendamento presentato dal PD ma sostenuto di fatto anche dall'opposizione che aveva chiesto proprio nelle sue proposte un pacchetto di aiuti alle cd "partite IVA ". Si tratta di una misura sperimentale con durata di tre anni 2021-2024.
Prevede per gli iscritti alla gestione separata che si trovino in un momento di particolare difficolta un contributo economico per 6 mensilita da un minimo di 250 euro a un massimo di 800 euro, richiedibile una sola volta in un triennio.
Requisiti per accedere :
Le risorse per il finanziamento dell’intervento previsto dalla legge di bilancio 2021 saranno ricavate da un aumento dell’aliquota pari a 0,26 punti percentuali nel 2021, che sale a 0,51 punti per ciascuno degli anni 2022 e 2023. Si tratta comunque di un costo esiguo, circa 50 milioni di euro se si confermano le caratteristiche attualmente previste.
2 - Un altro emendamento alla legge di bilancio 2021 prevede invece l’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali a carico sia degli “autonomi” aderenti alle gestioni previdenziali Inps che ai professionisti iscritti alle Casse ordinistiche .
Riguarderebbe, stando alla bozza attualmente in fase di valutazione, i liberi professionisti e gli autonomi con compensi e ricavi fino a 50mila euro lordi e con una diminuzione nel 2020 del fatturato o dei corrispettivi non inferiore al 33% rispetto al 2019.
Anche su questo argomento si registra una importante convergenza tra l'opposizione che ha sollecitato l' intervento e il Governo , con l'ok già arrivato dalla Ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo , anche se il costo della misura è molto alto , circa un miliardo di euro.
Necessario comunque attendere la formulazione definitva e l'approvazione della legge di bilancio attesa come di consueto entro il 31 dicembre 2020.
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